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martedì 28 dicembre 2010

BUCATINI PANNA, SALMONE AFFUMICATO E CURRY DOLCE


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Cari amici, ecco una di quelle sere in cui non avevo particolarmente voglia di cucinare, però la voglia di una pasta panna e salmone vecchia maniera c’era eccome. E siccome avevo voglia di renderla un po’ più esotica, ecco che ne è nata questa versione alla Gola Peccato Preferito, che spero apprezzerete di buon grado. Vista la quantità di salmone affumicato che circola sotto Natale nei supermercati (anche a prezzi stracciatissimi), credo che sia il primo ideale per vivere le feste con quel tocco di brio che ci vuole. E allora, come sempre, bando alle ciance e che entrino in campo le formazioni !!!
dosi per 4 persone, considerandolo un gustoso primo piatto a cui abbinare un leggero secondo:
- 500 g di Bucatini
- 150 g di Salmone Affumicato
- 200 ml di Panna
- 2 cucchiaini di Curry Dolce
- 2 cucchiaini di Curcuma in polvere
- un rametto di Timo o Aneto fresco
- due Scalogni
- un bicchierino di Vino Bianco
- Olio extra-vergine d' Oliva
- Sale, Pepe Nero in grani
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Dunque miei prodi, tritate gli scalogni e tagliate il salmone affumicato a listarelle. Soffriggete il tutto in due o tre cucchiai d’ olio d’ oliva a fuoco medio. Spolverizzate con il timo o l’ aneto, l’ erba che preferite. Dopo un paio di minuti alzate la fiamma e sfumate con il vino bianco a fuoco vivo e aggiustate di sale e pepe. Fate evaporare il vino e aggiungete le spezie. Togliete quindi dal fuoco e mettete a cuocere i bucatini: quando la pasta sarà pronta, scolatela e aggiungetela alla padella con il condimento, aggiungendo anche la panna e mantecando per 2 minuti a fuoco basso. La panna non deve cuocersi, o si rapprenderà: lasciatela cremosa. E adesso, come sempre, mangiate e godetene tutti !!!   
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venerdì 24 dicembre 2010

SATAY DI POLLO CON SALSA DI ARACHIDI E CIPOLLOTTO

 

IMG_2575 Un minuto di silenzio per cortesia: questa volta non è uno scherzo ! Data l’ occasione speciale del Natale, sto per condividere con voi il mio asso nella manica, la ricetta che ha già mietuto svariate decine di vittime nella sola Milano, l’ unica ricetta a ricevere l’ onore di una citazione nella mia descrizione della colonna laterale del blog, la ricetta che strappa lacrime come un romantico film in bianco e nero d’ altri tempi (per la bontà e la esuberante quantità di cipolla che contiene O_o)… insomma La Ricetta per antonomasia ! Ma non potevo che parlare del satay di pollo in salsa di arachidi !!! Un altro minuto di silenzio già che ci siamo ……… ok ora possiamo cominciare. Trattasi della prelibatezza più tipica del sud-est asiatico, ne esistono infinite versioni che utilizzano più o meno tutti i tipi di carne esistenti. Nella sola Indonesia, patria del satay, se ne fanno perfino con frattaglie di pollo O_o. A parte casi particolari, si consumano con una deliziosa salsa a base di arachidi e spezie, che andremo  a preparare con le  nostre manine. Da quando li scoprii, ormai svariati anni orsono non ne posso più fare a meno. E’ da allora che sono alla ricerca di una comunità di recupero per disintossicarmi dalla satay-dipendenza, ma non ci sono ancora riuscito O_o. E mentre la ricerca continua…andiamo ad elencare le formazioni in campo !!

dosi per 4 persone, considerandolo un antipasto o un secondo piatto con la tragica peculiarità delle ciliegie: non potrete dire basta...
- 400 g tra Sottocosce e Petto di Pollo
- 5 Scalogni tritati
- 2 steli di Citronella tritati
- mezzo cucchiaino di Peperoncino in polvere
- 1 cucchiaio di Curcuma in polvere
- 2 cucchiai di Coriandolo in grani
- mezzo cucchiaino di Sale
- 2 cucchiai di Zucchero
- 2 spicchi d' Aglio
- 2 cucchiai d' Olio d' Arachidi
- poca Salsa di Soia
- poco Olio di Sesamo
- poco Succo di Lime
- Spiedini di Bambù

PER LA SALSA DI ARACHIDI
- 100 g di Arachidi tostate ma non salate
- 3 Cipollotti tagliati
- 2 cucchiaini di Salsa di Soia Scura
- 1 cucchiaio di Miele
- 1 cucchiaino di Curry in polvere
- 1 cucchiaino di Cumino in polvere
- mezzo cucchiaino di Coriandolo in polvere
- 2 spicchi d' Aglio
- 1 tazza d' Acqua

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Per prima cosa, come da foto, pestellate finemente zucchero, sale, curcuma, peperoncino e semi di coriandolo. Indi, passate al mixer scalogni, aglio tritato e citronella tritati. Aggiungete le spezie lavorate al composto di scalogni e allungate con 2 cucchiai d’ olio d’ arachidi. Se tutto è andato come previsto, davanti a voi dovrebbero sprigionarsi aromi difficili da descrivere, e che potrebbero causare in voi spossatezza, senso di vertigini e allucinazioni (azz…spero di non essere preso sul serio qui O_o…il tutto era un modo colorito ed ironico per dire che il profumo sarà accattivante !!). Tagliate il pollo a pezzetti, rigiratelo bene nella marinata e lasciatecelo per una notte intera in frigorifero. Lo so, amici miei, questa è la parte complicata della faccenda, in cui realmente si vede di che stoffa è fatto un uomo.

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Nel frattempo potrete distrarvi preparando la salsa d’ arachidi con cui accompagneremo i satay. Passate al mixer tutti gli ingredienti che ci sono in alto nella sezione ‘PER LA SALSA DI ARACHIDI’ e ricordatevi di sgusciare gli arachidi prima di mixarli O_o. Una volta ottenuto un composto piuttosto omogeneo e che emanerà i profumi dell’ Inferno e del Paradiso messi insieme, fatela cuocere 5 minuti a fuoco basso in una casseruolina. Potete preparare la salsa in anticipo e metterla in frigo coperta con pellicola; durerà qualche giorno senza problemi.

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Il giorno dopo, un’ ora prima di divorare i vostri satay, mettete gli stecchini di bambù a mollo in acqua per mezzora. Questo farà sì che non si brucino in forno. Scolateli, infilateci su 4-5 pezzi di pollo su ognuno e grigliateli in forno caldissimo per 10 minuti. Ogni tanto rigirateli e spennellateli con una mistura di salsa di soia, succo di lime e olio di sesamo. Serviteli caldi come le fiamme degli Inferi accompagnati dalla salsa d’ arachidi riscaldata.  Glaab ! Mangiate e godetene tutti come sempre !!

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BUON NATALE A TUTTI !! E non abbuffatevi troppo …. ;)

mercoledì 22 dicembre 2010

BOCCONCINI DI POLLO, MELANZANE E CIPOLLOTTO AL CURRY THAILANDESE

 

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E’ da parecchio tempo che non vi proponevo un curry. A dir la verità, l’ occasione che ha fatto l’ uomo ladro in questo caso è stata l’ acquisto del pestello più grande che abbia mai avuto in vita mia. E’ un mastodonte di pietra di una decina di kg in pietra ofiolitica verde di cui vado particolarmente orgoglioso. Mia madre appena l’ ha visto mi ha preso per un pazzo psicolabile. In realtà la mia simbiosi con il pestello è qualcosa di cui sono molto geloso. Osservare la trasformazione degli ingredienti sotto i colpi incessanti del tuo mortaio che con saggi movimenti li maciulla, li rigira, li lavora, li amalgama non ha eguali. E qual miglior modo per inaugurare il mostro verde che un sapiente curry ottenuto da una decina tra spezie e radici, tutte da pestellare senza pietà ?? Come spesso accade, per eseguire questo curry avrete bisogno di molti ingredienti insostituibili, ma non scoraggiatevi: lista della spesa alla mano andate in un negozio di alimentari asiatici ben fornito e fate incetta di spezie ! E allora andiamo ad elencare la formazione in campo !

dosi per 4 persone, considerandolo un gustoso piatto unico se accompagnato da riso bianco, focaccine o un antipastino:
- 500 g tra Sottocosce e Petto di Pollo
- 500 g di Melanzane
- 4 Cipollotti
- 250 ml di Latte di Cocco
- 125 g di Brodo di Pollo
- 4 Foglie di Lime Kaffir
- 3 cucchiaini di Zucchero di Palma
- 2 cucchiai di Salsa di Pesce
- 2 cucchiai di foglie di Menta Vietnamita o Basilico Thailandese (facoltativo, se ci riuscite, BRAVI !)

PER LA PASTA DI CURRY ROSSO
- 2 Scalogni
- un pezzetto di Galangal tritato
- 1 stelo di Citronella
- Pasta di Gamberetti
- 1 cucchiaino di Curcuma in polvere
- 6 Peperoncini Rossi secchi se avete i pompieri vicino casa, soltanto 2 qualora doveste arrangiarvi da soli
- 2 cucchiai di Radice di Coriandolo (si trova attaccata agli steli di coriandolo fresco)
- 1 cucchiaio di Aglio tritato
- 1 cucchiaio di Coriandolo in polvere
- 2 cucchiaini di Cumino in polvere
- 2 cucchiaini di Paprika dolce
- 1 cucchiaino di Sale
- 1 cucchiaino di Pepe Nero in grani
- 2 cucchiaini di Pasta di Gamberetti (si trova nei migliori negozi di alimentari asiatici)

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Non terrorizzatevi per gli ingredienti: sono tanti ma economici e facilmente reperibili in un negozio ben fornito ! Dunque, per prima cosa tagliate le melanzane a cubetti piuttosto grossolani, cospargetele di sale e lasciatele spurgare come sempre per almeno una mezzoretta. Nel frattempo tagliate il pollo a tocchetti e saltatelo a fuoco vivo in un wok con l’ olio d’ arachidi. Se il pollo è tanto, saltatene un paio di manciate alla volta, altrimenti non si rosolerà a dovere. Mettete il pollo da parte, scolate le melanzane, asciugatele e saltatele nello stesso wok insieme ai cipollotti affettati. Dopo 3-4 minuti rimettete il pollo nel wok insieme alle melanzane e ai cipollotti e aggiungete 2-3 cucchiai di pasta di curry thai. Per prepararla, fate come segue: tritate tutti gli ingredienti in un mixer ! Ok un paio di consigli: usate i peperoncini con parsimonia, eliminando, o limitando i semi interni potrete avere un curry meno piccante. Se usate i peperoncini secchi fateli rinvenire 10 minuti in acqua bollente. Man mano che mixate la pasta di curry verificatene la piccantezza, e, se necessario, aggiungete un cucchiaio d’ acqua.

IMG_2524 La vostra pasta di curry è pronta !!!! Usatene 2-3 cucchiai da aggiungere al pollo nel wok, e, se ve ne avanza, congelatela: potrete usarla già congelata e pronta per l’ uso per il prossimo curry. Un minuto dopo aver aggiunto la pasta di curry, aggiungete anche il latte di cocco, il brodo di pollo, lo zucchero di palma, la salsa di pesce e le foglie di lime kaffir. Fate cuocere venti minuti finche’ pollo e melanzane siano di vostro gradimento. Se siete stati tanto fortunati o abili nel trovarle, decorate con foglie di basilico thai o menta vietnamita. Servite come sempre con del riso al vapore (se siete sufficientemente invasati come il sottoscritto servitelo in noci di cocco svuotate :D) e ….. Sluuurp….mangiate e godetene tutti, come sempre almeno il giorno dopo averlo preparato, affinché si insaporisca a dovere !!!!

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lunedì 20 dicembre 2010

GAMBERONI E ARACHIDI SALTATI AL PROFUMO DI LIME E PEPERONCINO

 

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Capita sempre nella vita di avere per le mani dei gamberoni e non dormire la notte per pensare a come prepararli. Beh, forse non a tutti, però pensieri come questo tormentano le mie notti insonni O_o. Dunque, ho comprato dei gamberoni dalle dimensioni ragguardevoli che hanno ispirato in me una voglia irresistibile di associarli a qualche ingrediente orientale per dar loro quel tocco di classe che esaltasse lo splendore di questi crostacei. Guardateli che belli ! Mi sono orientato su una ricetta indonesiana semplicissima che preserva l’ integrità dei gamberoni esaltandola con pochi altri ingredienti aromatici, sprigionati durante una sapiente marinatura, sempre necessaria per insaporire al massimo le pietanze. Bando alle ciance (ma si è scoperto cosa sono poi ??) e veniamo alla formazione in campo !!

dosi per 4 persone, considerandolo un leggero secondo piatto a cui associare senza rischi altre portate:
- 1 kg di Gamberoni con guscio
- 100 g di Arachidi tostate ma non salate
- 1 spicchio d' Aglio
- 1 cucchiaino di Zenzero Fresco
- 4 Cipollotti
- 1 cucchiaio di Succo di Lime
- la Scorza di un Lime
- 1 cucchiaino di Sambal Oelek (salsa al peperoncino indonesiana; cercatela nel reparto  alimentari etnici)
- 1 cucchiaino di Semi di Coriandolo macinati
- mezzo cucchiaino di Curcuma in polvere
- 2 cucchiai d' Olio di Semi d' Arachide

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Per prima cosa miei prodi, come già visto in altre ricette (per esempio il sublime curry thailandese di gamberi al latte di cocco), sgusciate i gamberoni lasciando intatte le code che aggiungeranno sapore al piatto finale. Disponete i gamberoni in una ciotola capiente e mescolateli con tutti gli altri ingredienti: arachidi tritati, il succo e la scorza del lime, aglio e zenzero tritati finemente, cipollotti a pezzetti, sambal oelek e spezie. Mescolate bene senza danneggiare i gamberi, ricoprite la ciotola con pellicola trasparente e lasciate marinare in frigorifero per un paio d’ ore o meglio ancora per una notte intera.

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Che fretta avete ? Più lasciate a marinare più intenso sarà il sapore e il profumo dei vostri gamberoni ! Il giorno dopo, con la bava alla bocca per l’ attesa snervante, trasferite i gamberoni in un wok e saltateli in due cucchiai d’ olio d’ arachidi per 4-5 minuti. Serviteli subito accompagnando con riso bianco al cocco. Se volete, potete anche solo servire porzioncine più piccole come antipasto, magari infilzando 3-4 gamberoni su uno spiedino di legno dopo averli saltati in padella. Glaaab ! Ed ora, gamberofili, dopo la strenua attesa, mangiate e godetene tutti !!

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giovedì 2 dicembre 2010

BISCOTTI AL BURRO D’ ARACHIDI E GOCCE DI CIOCCOLATO

 

IMG_2492 Miei carissimi amanti dei cookies, è proprio a voi che mi rivolgo oggi ! Prendo in prestito un’ espressione coniata da Martha Stewart, l’ autrice della mia Bibbia in fatto di cookies, e vi dico che questo post è dedicato al mostro divoratore di cookies che è in ognuno di noi !  E non ditemi che non ne avete uno, che non ci credo ! Forse non l’ avete ancora scoperto, nel qual caso, questa ricetta può essere un buon inizio. Sì perché ho deciso nei post futuri di dare ampio spazio ai cookies in modo da soddisfare anche i più esigenti tra di voi in fatto di nuovi sapori e strani abbinamenti. Per ora cominciamo con questo classico al burro d’ arachidi. Per quelli a cui non fa impazzire questo ingrediente: non preoccupatevi, nell’ insieme avrete modo di apprezzarlo, fidatevi. Per quelli che impazziscono: cosa state ancora aspettando ???? Prendete carta e penna e che entrino in campo le formazioniiiii !!!!!!

dosi per 60 biscotti, circa la mia razione mattutina da pucciare nel latte...:
- 2/3 di tazza di Burro
- mezza tazza di Burro d' Arachidi
- mezza tazza di Arachidi Tostate e Salate
- 1 tazza e mezza di Gocce di Cioccolato Fondente
- 2 tazze di Farina
- due pizzichi di Vanillina
- 2 Uova
- mezza tazza di Zucchero semolato
- 1 tazza e mezza di Zucchero di Canna
- mezzo cucchiaino di Cannella
- mezzo cucchiaino di Lievito per dolci
- 1 cucchiaino di Sale fino

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Amici carissimi, come sempre mi sembra opportuno mostrarvi con qualche foto le alchimie che dovrete produrre: in questo caso per prima cosa dovete dolcemente frustare i due burri con lo zucchero. Non fate loro troppo male, mi raccomando. Frustate fino ad ottenere un composto spumoso e invitante, dal bel color nocciola. Aggiungete le uova e continuate imperterriti a fustig…pardon frustare. La tentazione sarà quella di pucciarci le dita senza ritegno. Astenersi dal farlo, o non rimarrà impasto per i biscotti. Separatamente in una ciotola bella capiente setacciate la farina, la vanillina, cannella, sale e lievito. Gradualmente versate la farina nell’ impasto burroso, continuando a frustare dolcemente. Incorporatela tutta. Alla fine incorporate anche le arachidi tostate e le gocce di cioccolato. Blab. A furia di frustate, dovreste aver ottenuto un mostro dalle seguenti fattezze:

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Adagiate la massa burrosa color nocciola su un foglio di pellicola trasparente. Avvolgetelo bene, schiacciatelo un po’ e mettetelo nel congelatore per una ventina di minuti. Nel frattempo preparate delle teglie da biscotti, ricopritene il fondo con carta da forno o in alternativa burro e farina e scaldate il forno a 175 gradi. Dopo i 20 minuti tirate fuori la massa un poco indurita e formate delle pallotte di 3 centimetri di diametro, intervallandole sulla teglia di almeno 5-6 cm, come nella foto seguente:

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Non affollate troppo la teglia o i biscotti si congiungeranno in un monoblocco. A questo punto miei cari cookie-dipendenti, infornate i vostri biscotti per 12 minuti, non un minuto di più. A metà cottura girate la teglia di 180 gradi per farli cuocere omogeneamente. Dovrete tirarli fuori quando la base dei biscotti sarà leggermente dorata, così come i bordi, mentre il centro rimarrà più morbido e pallido. Una volta tirati fuori lo so che vorreste fiondarvici con avidità, ma non siate impazienti, lasciateli raffreddare qualche minuto su una griglia per permettere una piacevole aerazione e…divorateli senza pietà !!! Mangiatene e godetene tutti come sempre !! Volete stupire ? Metteteli in una scatola di metallo o in qualche scatolina di carta fatta a mano e regalateli ai vostri amici (avete ragione…abbiamo fatto tanta fatica e dobbiamo pure regalarli ??? Scusa, ce li mangiamo noi ! Eccheccaz….). Prossimamente altri cookies, ancor più mortali !!! Stay Tuned !!

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martedì 30 novembre 2010

MACCHERONI AL TORCHIO CON POMODORI, PORCINI E RICOTTA AL FORNO

 

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Amici cari, circolano ancora gli ultimissimi porcini di stagione…e vuoi non approfittarne per un succulento primo piatto che sa di bosco e di fine autunno ? E così eccoci qua, a riproporre un nuovo accostamento dopo il grande successo delle trofie con pomodoro fresco, pinoli e porcini. Trattasi di un’ interessantissima sinergia tra un tipo di pasta sicuramente originale, versatile e gustosissima e il profumo di pomodoro e porcini freschi, il tutto accompagnato dalle note affumicate della ricotta e dal profumo del timo. Glab. Ho di nuovo fame ! Eh si che ho appena finito di mangiarmeli !! Bene, mentre vado a finire gli avanzi voi procuratevi le seguenti cose: che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un nutriente primo piatto, possibilmente accompagnabile da un secondo non troppo pesante o da un antipasto:
- 600 g di Maccheroni al Torchio freschi
- 300-400 g di Porcini freschi (in mancanza di questi, usate quelli in vendita nel reparto surgelati) 
- 10-12 Pomodori maturi
- un bel pezzo di Ricotta al forno (in alternativa potete utilizzare una ricotta dura)
- un rametto di Timo fresco
- un mazzetto di Prezzemolo fresco
- 2 spicchi d' Aglio
- 2 Scalogni
- Sale, Pepe Nero in grani
- Olio extra-vergine d' Oliva

Cari porcinofili, per prima cosa pulite i vostri porcini: tagliate le radichette alla base del gambo ed eventuali zone pestate o danneggiate e puliteli con un panno umido. Non vi sognate di lavarli sotto acqua corrente o vi denuncio (scherzooooo ma non fatelo). Tagliateli quindi  a tocchetti e saltateli in padella con olio, aglio tritato e una manciata abbondante di prezzemolo tritato. Regolate di sale e pepe e lasciate cuocere per un quarto d’ ora. Mettete da parte i porcini e nella stessa padella rosolate gli scalogni tritati ed aggiungete i pomodori spellati, tagliati a cubetti e privati della seme e dell’ acqua di vegetazione, come già spiegato nel post dei bucatini alla norma. Regolate anche qui di sale e pepe e spolverizzate con le foglioline di timo. Sluuurp ! Se tutto è andato come previsto, tra pomodori e porcini dovreste stare impazzendo per il profumo. I vostri vicini chiameranno la neuro per farvi portar via. Voi non cedete ! Mantenete salde le vostre facoltà mentali e  portate a termine questa ricetta: manca pochissimo. Fate cuocere anche i pomodori per una decina di minuti, quindi riuniteli ai porcini. Scolate i maccheroni al torchio freschi dopo pochissimi minuti e saltateli in padella con il sugo di pomodori e porcini. Una volta impiattato, spolverizzate la pasta con un’ abbondante pioggerellina di scaglie di ricotta al forno che daranno quel tocco insuperabile al piatto. Se usate ingredienti freschi e di qualità (dalla pasta alle erbe, ai pomodori e soprattutto i funghi) questo è un piatto DIVINO. E adesso, tranquillizzate la neuro e mangiatene e godetene tutti !! IMG_2457

domenica 28 novembre 2010

CIPOLLINE E CAVOLINI DI BRUXELLES AL GUANCIALE

 

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Ecco cari amici, un contorno versatile e originale adatto al clima freddo che sta imperversando. E colgo l’ occasione per farvi questa domanda, anzi due: chi di voi ha mai mangiato i cavolini di Bruxelles ? E a quanti di voi sono piaciuti ? Faccio queste domande perché sono realmente curioso…uno pensa che un ingrediente piaccia solo perché piace a te stesso, mentre a volte sei un po’ un predicatore nel deserto. Se fosse questo il caso, vediamo un modo gustoso per far digerire queste salutari verdure anche ai più schizzinosi; vi assicuro che alla fine vi ricrederete. Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un nutriente contorno da abbinare a un piatto di carne poco condito (se vi sta a cuore passare dalla porta):
- 500 g di Cavolini di Bruxelles (poi li coltivano ad Albenga, ma voi fate finta che siano di Bruxelles veramente…)
- 500 g di Cipolline Borettane
- 2 spicchi d'Aglio
- 200 g di Guanciale affettato
- 1 bicchiere di Vino Bianco
- qualche foglia di Salvia
- 80 g di Burro
- Sale, Pepe Nero in grani
- Stuzzicadenti a volontà

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Per chi non avesse mai visto dei cavolini di Bruxelles, si presentano come simpatiche palline verdi dal sapore vagamente dolce e con retrogusto leggermente amarognolo. Mi sono sforzato enormemente per cercare di dare questa definizione e non sono sicuro di avervi schiarito le idee: facciamo così, comprateli, magnateli da voi e fatemi sapere che ne pensate, ok ? Intanto io vi spiego come procedere. Pulite le verdure pelando le cipolline e tagliando un po’ la base e scartando le foglie esterne dei cavolini e la base coriacea. Mettete cipolline e cavolini per 10 minuti in acqua bollente, quindi scolate il tutto. Fate attenzione a maneggiare i cavolini bolliti in quanto le foglie tendono a staccarsi facilmente, mentre, per i nostri scopi, abbiamo bisogno della pallotta intera. Scolate e asciugate cavolini e cipolline e fate fondere il burro in una padella. Aggiungete l’ aglio vestito (è un termine tecnico, non vuol dire che prima era nudo O_o), cioè intero e con tutta la buccia, e fate rosolare. Intanto passate una fettina di guanciale attorno ad ogni cavolino, tenendo fermo il tutto con uno stuzzicadenti. In pratica, guardate questa bella foto:

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Guardate che belli che sono i miei pallottini tutti belli ordinati aspettando di saltare in padella ! E noi li accontentiamo subito ! In padella aggiungete delicatamente i cavolini avvolti e le cipolline e fate cuocere 5 minuti a fuoco vivo senza mescolare troppo per non disintegrare la vostra opera d’ arte. Regolate di sale e pepe e aggiungete le foglie di salvia. Passati i 5 minuti sfumate col vino bianco, continuate a cuocere per qualche altro minuto e quindi ritirate dal fuoco. Togliete gli stuzzicadenti e serviteli bollenti ma state attenti all’ effetto pomodoro lavico di Fantozzi: sì, perché’ l’ interno ha una temperatura prossima a quella del Sole, quindi occhio O_o  !! Detto questo, il miglior accompagnamento a mio giudizio è un bello stinco di maiale o di vitello al forno o delle braciole di coppa di maiale (che mi son pappato l’ altro giorno, tanto per tenervi aggiornati). Sluuuurpppp…..mangiate e godetene tutti come sempre !

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venerdì 26 novembre 2010

SPEZZATINO DI VITELLO CON CARCIOFI, CAROTINE E CIPOLLINE BORETTANE

 

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Cari amici e amiche, quello che vi propongo oggi è un piatto particolarmente adatto al clima gelido che già in questi giorni ci sta attanagliando nella sua morsa spietata. Non so in altri punti del globo, ma qui a Milano sta cadendo che Dio la manda la prima neve dell’ anno !!! Aarghh !! La lunga cottura della carne e il profumo delle verdure e del pane casereccio con cui si accompagna, rendono questa prelibatezza ideale per scaldarsi lo stomaco in una fredda notte d’ inverno. Ma che bella immagine che ho tirato fuori !! Non vi è venuta voglia di accoccolarvi davanti a un caminetto godendovi il vostro spezzatino mentre fuori imperversa la tormenta? E allora vediamo subito come si procede ! Che entrino in campo le formazioni !!

dosi per 4 persone considerandolo un secondo completo, quasi un piatto unico:
- 1 kg di Vitello (tagli da spezzatino, pesce o tagli più pregiati)
- 4 Carciofi
- 150 g di Carotine
- 150 g di Cipolline Borettane
- 4 Patate
- 1 l di Brodo di Carne
- un rametto di Timo fresco
- qualche foglia di Alloro
- 2 spicchi d' Aglio
- 50 g di Burro
- poca Farina
- un bicchiere di Vino Bianco
- Olio extra-vergine d' Oliva

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Non mi dilungo a spiegarvi nuovamente come preparare i carciofi, per questo vi rimando alla preparazione dei carciofi fritti alla toscana che ci hanno deliziato ieri. Preparateli come spiegato lì e metteteli a mollo in acqua acidulata (mezzo limone per un litro e mezzo d’ acqua andrà benissimo) per qualche minuto finche’ procedete con il resto.  IMG_2400

Potete metterli a mollo interi o già tagliati, come ho fatto io, a listarelle sottili. Bene. Siamo a metà dell’ opera. No scherzo, non ancora, però la parte più noiosa è andata. Adesso pulite bene le cipolline borettane e le carotine e lasciatele intere. In una padella fate fondere del burro con qualche cucchiaio d’ olio e rosolate l’ aglio tritato. Aggiungete le cipolline, le carote e i carciofi sciacquati dall’ acqua acidulata e asciugati. Fate saltare a fuoco vivo per qualche minuto e togliete dal fuoco. Tagliate la carne di vitello a dadini, asciugateli e infarinateli e fate rosolare anch’ essi nel burro con qualche foglia d’ alloro. Sfumate a fuoco vivo con il vino bianco ed aggiungete il timo fresco. Se tutto è andato come previsto, dovreste avere davanti ai vostri occhi uno spettacolo simile:

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Fermi lì con quelle manacce ! Non abbiamo ancora finito ! Ok, dopo aver sfumato continuate a rosolare per qualche minuto, poi sommergete il tutto con il brodo e lasciate sobbollire a fuoco bassissimo per almeno un’ ora, aggiungendo altro liquido quando necessario. Quando il brodo si sarà asciugato, e solo allora, potete assaggiare la carne. Se volete uno spezzatino cremoso come il mio, aggiungete a questo punto le patate tagliate a cubetti (non pelatele prima o si ossideranno anche loro) e continuate a cuocere per un’ altra mezzora, aggiungendo verso la fine le altre verdure già rosolate e qualche cucchiaiata extra di brodo. In questo modo, quando il vitello sarà tenerissimo, i carciofi e le patate avranno formato una crema gustosissima. Per quelli che, invece, preferiscono uno spezzatino più ‘solido’ in cui le verdure siano tutte belle separate e riconoscibili, sarà meglio aggiungere le patate e le altre verdure quasi a fine cottura in modo tale che rimangano tese. Tutto dipende dalla consistenza che volete dare alle vostre verdure. A me personalmente piace la prima opzione, verdure belle cotte e cremose. De gustibus non disputandum est, dicevano gli antichi saggi. In ogni caso, quando la carne sarà tenerissima e le verdure a vostro gusto, lo spezzatino sarà pronto ! Servitelo caldissimo con fette di pane casereccio, meglio ancora se in fondine di terracotta per dare quel tocco di sana rusticità che il piatto richiede. Ed ora, mangiate e godetene tutti !!!

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giovedì 25 novembre 2010

CARCIOFI FRITTI ALLA TOSCANA

 

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Miei carciofili, in casa di recente abbiamo avuto una specie di invasione della suddetta verdura. Avete presente “Mars Attacks !” ? Ecco, più o meno siamo lì. Piccoli carciofini spinosi ci osservano incuriositi, pronti a saltare in padella o nel forno. Ed oggi, la sorte che toccherà ad alcuni di loro sarà una degna fine alla toscana (agli altri spetterà una fine diversa, ma lo vedrete nella prossima puntata). Qual modo migliore per passare a miglior vita per un carciofo ? Eh eh, mi accingo a prepararli, intanto evochiamo insieme la formazione in campo, come di consueto:

dosi per 4 persone, considerandolo un appetitoso antipasto, di quelli che spalanca la bocca dello stomaco:
- 4 Carciofi
- Farina
- 2 Uova
- Sale
- Olio per friggere

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E su questa bella foto carciofosa, introduciamo la ricetta. Per prima cosa tocca pulire i carciofi per l’ appunto. Tutti di voi sanno farlo ?? Io non lo sapevo fare, son dovuto andare a un corso accelerato da mia madre :P che mi ha gentilmente illustrato la tecnica e, da buon padre, mi accingo a condividerla con voi, miei adorati seguaci. Prima di tutto tagliate il gambo lasciandone 3-5 cm attaccato al carciofo. Indi (mi mancavi), staccate le foglie più esterne e di color verde scuro, fino a lasciare scoperte quelle più tenere e chiare (staccate indicativamente una decina di foglie e attenti alle spine !!!). Nel fare ciò, seguite il consiglio di mammà, per non buttare mezzo carciofo fermate con il pollice la base tenera delle foglie mentre le staccate, così si spezzeranno nel punto in cui si induriscono e sprecherete meno carciofo. Lo so, avrei dovuto fare delle foto di questa operazione, ma vi rimando a quelle di Mamma Maria, che in quanto a carciofi sa il fatto suo ! Tagliate via anche le punte delle foglie rimaste con un taglio orizzontale. Fatto questo non vi resta che ritagliare con un coltello il gambo rimasto attaccato e la base di ogni carciofo, lasciando scoperta la parte tenera sottostante. Anche in questa operazione siate conservativi, non buttatene metà ! Ed ora, siccome, i carciofi hanno la brutta tendenza ad ossidarsi rapidamente perdendo il loro bel colorito verde, metteteli a mollo in acqua acidulata (mezzo limone per un litro e mezzo d’ acqua andrà benissimo) per qualche minuto mentre andrete a portare fuori il cane per la sua passeggiatina serale.

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Di ritorno dalla passeggiata scolate e risciacquate i carciofi, asciugandoli bene con carta assorbente. Passateli quindi nella farina, poi nelle uova sbattute con una presa di sale e infine friggeteli in olio bollente.

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Et voilà ! Il vostro bell’ antipastino alla toscana è pronto ! Potreste accompagnarli con altre leccornie della tradizione come crostini di vario genere (presto su questi schermi ?) ed altre diavolerie concepite in quei santi luoghi. Mangiate e godetene tutti !

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martedì 23 novembre 2010

CESTINI DI CHEESE CAKE CON SALSA DI MELAGRANA

 

IMG_2416 Cari adepti, oggi ho fatto un dolce veramente epico che consiglio a tutti, grandi e piccini, credenti e atei, uomini e donne, insomma, un dessert che abbatte tutte le barriere e che non conosce frontiere. Trattasi nientepopodimenoche del cheese cake !! Come spesso succede, ne esistono sterminate varietà e le forme e le combinazioni di sapori sono pressoché illimitate. Negli States esiste una catena nota come ‘Cheese Cake Factory’ specializzata esclusivamente in questa leccornia tradizionalmente anglosassone. Lo propongono in decine e decine di versioni. Ve lo chiedo subito: voi come lo preferite ? Limone ? Cioccolato ? Fragola ? O che altro ? Cercando un po’ di originalità mi sono lasciato ipnotizzare da questa ricetta con la salsa di melagrana che trovo letteralmente divina. Che ne dite ? Elenchiamo le formazioni in campo ?

dosi per 4 persone, considerandolo un dessert piuttosto massiccio, da consumare in dosi modeste, ma decisamente imperdibile:
- 100 g di Biscotti Digestive
- 50 g di Burro
- 1 Melagrana
- 100 g di Formaggio tipo Philadelphia
- 100 g di Crème Fraiche
- 50 g di Zucchero semolato
- 40 g di Zucchero a velo
- un pizzico di Vanillina

Per prima cosa mixate (no, non vi sto chiedendo di travestirvi da DJ) i biscotti. A parte fate fondere il burro a bagnomaria e versatelo gradualmente sui biscotti mentre continuate ad omogenizzare. Dovreste ottenere una sorta di pasta a cui potete dare la forma che volete. Se volete creare dei cheese cake piatti mettetela in stampini appositi, altrimenti, per dare la forma a cestino come ho fatto io,  foderate internamente di pellicola degli stampini da muffin e riempitene il fondo e le pareti con la pasta di biscotti, comprimendola bene per renderla più coesa.

IMG_2409 Mettete dunque i vostri stampini nel congelatore per una mezzora, affinché i cestini di biscotto si induriscano quanto basta. Ed ora, prepariamo la salsa di melagrana: sgranate la melagrana chicco per chicco. Lo so, è un’ operazione pallosissima, ma ne varrà la pena, credetemi. Passate i chicchi al mixer e filtratene il succo raccogliendolo in un pentolino assieme allo zucchero semolato. Fate andare a fuoco lento per qualche minuto fino ad ottenere uno sciroppo della densità che vi aggrada e togliete dal fuoco. Un’ idea carina è quella di tenere da parte qualche chicco di melagrana intero da aggiungere alla salsa per darle brio. A questo punto preparate il ripieno formaggioso mescolando con un cucchiaio il philadelphia, la crème fraiche, la vanillina e lo zucchero a velo. Lo so, lo so…mi sto rammollendo…ora uso perfino ingredienti francesi, mettendo da parte l’ ancestrale competizione coi cuginastri. Però devo dirvi che ho comprato una confezione di ‘crème fraiche de Normandie’ e devo ammettere che sanno il fatto loro i Galli. Detto questo, dovreste ottenere una spuma che abbia all’ incirca questa faccia qua:

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Ed ora, miei prodi, la parte di assemblaggio finale: prendete i vostri cestini di cheese cake, staccateli delicatamente dallo stampino e dalla pellicola senza romperli, riempiteli senza ritegno della crema formaggiosa e ‘nappateli’ (ho sempre sognato di usare questa parola :D) con la salsa di melagrana, decorando con qualche chicco intero …. Sluuurppppp !!!

Rinnovo la domanda iniziale: qual è il vostro cheese cake preferito ? Salse simili alla possono essere fatte con i frutti più disparati: kaki, alchechengi, fragole, more e chi più ne ha più ne metta ! Ovviamente si può anche tentare qualcosa di più coronarico (per citare la mia amica Federica, quest’ espressione te la prendo in prestito… non ti preoccupare, ti pago i diritti :D) tipo cioccolato, caramello o altro ancora … Però la crema al formaggio mattonellica impone una salsina più soave. Ed ora, mangiate e godetene tutti, come sempre !

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domenica 21 novembre 2010

CROCCHETTE DI GAMBERI, GERMOGLI E PATATE DOLCI

 

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Carissimi amici, oggi vi propongo un veloce snack asiatico di quelli con la strana proprietà della ciliegia che la scienza non è ancora riuscita a spiegare: uno tira l’ altro ! Si tratta di una ricetta molto semplice ma di sicura riuscita, in grado di soddisfare anche i commensali più esigenti. Non perdiamoci troppo in chiacchiere quest’ oggi e vediamo subito di che si tratta. Che entrino in campo le formazioni !!

dosi per 4 persone, considerandolo un gustoso snack per ogni occasione, da una cena tra amici all' ultimo cult al cinema:
- 250 g di Gamberi con guscio
- 3 Patate Dolci non troppo grandi
- 150 g di Germogli di Soia
- 4 Cipollotti
- 2 spicchi d'Aglio
- 2 Uova
- mezza tazza di Maizena
- 1 tazza di Farina
- 1 tazza di Farina di Riso
- Sale, Pepe Nero in grani
- Olio per friggere

Sgusciate i gamberi e con le teste preparate un brodino di pesce con gli ingredienti che vedete in foto: pomodori, cipollotti, carote e le teste e i gusci dei vostri gamberi.

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Non servirà per questa ricetta, ma potete congelarlo o utilizzarlo subito qualora abbiate bisogno di fumetto o brodo di pesce. E’ un escamotage per non sprecare le teste di gambero. Veniamo invece a noi e alle crocchette di quest’ oggi. Pelate e grattugiate grossolanamente le patate americane, tagliuzzate i germogli di soia freschi e tritate i cipollotti e l’ aglio, riunendo il tutto in una ciotola capiente.                                                                                                                                IMG_2371

A parte formate una pastella mescolando le farine setacciate, le uova sbattute, sale e pepe e acqua quanto basta per ottenere un composto piuttosto denso. Aggiungete la pastella alle verdure tagliate precedentemente e mescolate bene il tutto con un cucchiaio per omogenizzare, come nella foto qui in basso.

IMG_2374 Adesso la parte stimolante: scaldate dell’ olio per friggere e adagiate una cucchiaiata di composto, appiattendola col dorso del cucchiaio stesso. Una volta appiattita la crocchetta, mettetevi un gambero al centro, facendolo aderire bene. Rigirate dopo qualche minuto e servite calde le vostre crocchette.

IMG_2376 Volete fare un figurone ? Servitele assieme alle crocchette di mais e arachidi su una foglia di banana usata come piatto ed accompagnatele con delle salse a base di arachidi … sluuuurp sto iniziando a salivare…mangiate e godetene tutti !

venerdì 19 novembre 2010

TROCCOLI AL RAGU’ DI TONNO FRESCO E POMODORI SECCHI


IMG_2337 Cari amici, quest’ oggi riporto uno dei cavalli di battaglia di mio fratello Diego. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Del tutto casualmente ci siamo ritrovati con delle trance di tonno fresco sotto il naso e siccome io ero impegnato col salame di cioccolato, il mio fratellino ha deciso di deliziarci con questo piatto a cui mi sono sentito di aggiungere un tocco finale in stile Gola Peccato Preferito, tanto per apporre l’ inconfondibile marchio di fabbrica. Avevo chiesto a Diego di scrivere anche l’ articolo, ma una gravissima malattia alle falangi delle dita nota come pigrizia fa sì che tocchi scriverlo a me ! Poco male; quando si tratta di diffondere ricette golose nella blogosfera non mi faccio pregare. Beh, vi delizio con questo primo piatto di pesce allora; che entrino in campo le formazioni !!
dosi per 4 persone considerandolo un delizioso e piuttosto leggero primo piatto, da abbinare a un corposo antipasto o a un secondo:
- 500 g di Troccoli Freschi
- 200 g di trance di Tonno Fresco
- 500 g di Passata di Pomodoro
- 3 Carote
- 1 Cipolla
- 3 gambi di Sedano
- 4 Cipollotti
- un bicchiere di Vino Bianco
- Sale, Pepe Nero in grani
- Olio Extra-Vergine d' Oliva
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Eccolo in questo bel primo piano il protagonista di questa fresca ricetta estiva (che ovviamente vi propongo a novembre :P).  Prendete il vostro bel tonno fresco e tagliatelo a dadini. In una pentola soffriggete la base del ragù in un po’ d’ olio extra vergine d’ oliva: soffriggete carote, sedano, cipolle e cipollotti, il tutto tritato finemente. Dopo qualche minuto aggiungete il tonno e rosolatelo per 2 minuti. Quindi sfumate il tutto con vino bianco. Se tutto procede come previsto e il tonno è di buona qualità, dovreste sentire soavi brezze di Mediterraneo uscire dalla vostra pentola e inoltrarsi sinuose nelle vostre narici. Resistete: siamo quasi alla fine. Aggiungete la passata di pomodoro e lasciate cuocere il sugo per un’ oretta o giù di lì. Verso fine cottura assaggiate e regolate la salsa di sale e pepe. A parte mettete a bollire i troccoli e scolateli belli al dente. Saltateli in padella con il ragù di tonno e i pomodori secchi tagliati a listarelle. Sluuuurp !!! E, dulcis in fundo, servite, mangiate e godetene tutti !!!
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mercoledì 17 novembre 2010

SALAME DI CIOCCOLATO E NOCI

 

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Cari amici, chi non è cresciuto a pane e salame…di cioccolato ? E’ il primo dolce che ti insegnano a fare, il primo che ti insegnano a mangiare, il più semplice e anche indubbiamente uno dei più gustosi. In effetti in questo momento mi sto domandando perché ho aspettato tanto per metterlo nel blog…bah, i misteri della vita. Un pensiero va al salame di cioccolato che mi fa mia madre, quella santa donna.  Però lei non mette le noci, mentre questa versione che ho trovato sembra ancora più accattivante: riuscirà il nostro eroe a sconfiggere il superbo salame di cioccolato di Mamma Maria ? Lo saprete alla fine di questo post !! Ora, che entrino in campo le formazioni !

dosi per 6-8 persone, considerandolo un dessert per veri professionisti (pochi riusciranno a mangiarne più di una fetta…tra questi pochi il sottoscritto):
- 120 g di Biscotti Secchi
- 80 g di Noci
- 75 g di Cacao Amaro in polvere
- 120 g di Zucchero
- 120 g di Burro
- un pizzico di Vanillina
- 1 Uovo + 1 Tuorlo
- Zucchero a Velo per guarnire

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Per prima cosa, tritate grossolanamente le noci e i biscotti secchi e teneteli da parte. Fate sciogliere il burro a fuoco bassissimo e mettete anche lui da parte. In una ciotola piuttosto capiente battete con le fruste lo zucchero con la vanillina e le uova. Quando il composto sarà bello cremoso come nella foto che qui vi mostro, significa che è il momento di aggiungere il cacao in polvere.

IMG_2353 Aggiungetelo poco alla volta con una buona dose di fede. Man mano che lo aggiungete, la crema sara’ sempre piu’ densa, marrone e cioccolatosa.

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Alla fine di tutto cio’, aggiungete il burro fuso, i biscotti e le noci e mescolate delicatamente a mano (non con le mani, con un cucchiaio) per omogenizzare il tutto. Quando il composto sara’ omogeneo e così denso che potreste usarlo per cementare quella parete divisoria che da tempo sognavate di fare in salotto, stendetelo su un foglio di carta da forno, diciamo che a seconda dei vostri gusti, delle buone dimensioni potrebbero essere 30x40 cm. Mettete il composto cioccolatoso al centro e con le mani iniziate a spalmarlo a guisa di (avevo sempre sognato di usare questa espressione) salsicciotto. 

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Terminate l’ opera avvolgendo il foglio di carta da forno su se stesso e continuando a dare la forma a salame alla vostra creazione, comprimendo bene per compattare il tutto, specie ai lati.

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Quando avrete finito dovreste aver ottenuto qualcosa che abbia grossomodo quest’ aspetto. Vorreste mangiarlo subito, eh? E invece no ! La ricetta originale vuole che lo si lasci in frigorifero a compattare almeno per qualche ora, se non un giorno intero. Questo dipenderà dalla vostra forza di volontà…in quanto a me, credo che il mio non durerà a lungo solo soletto in quel buio frigorifero :P. Mangiate e godetene tutti come sempre !

P.S: riguardo alla competizione con quello di mia madre, ai posteri l’ ardua sentenza :P

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