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lunedì 30 gennaio 2012

ROTOLINI DI SUSHI, NIGIRI E MAKI DI TONNO, SALMONE E AVOCADO


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Miei cari sushivori, e’ giunto il momento, tanto atteso, di sfoderare quest’ asso nella manica che da tempo tenevo in serbo (e anche in croato). Trattasi nientepopodimenoche’ degli amati e coloratissimi nonche’ viscidissimi rotolini giapponesi a base di pesce crudo. Ma non voglio prendermi nessun merito stavolta. Il lavoro sporco l’ ha fatto mio fratello Peppe. anche lui ciappofilo, a cui va tutta la nostra simpatia e riconoscimento in questo momento solenne. Peppe, grazie per la tua maestria nello sfilettamento del pesce ! L’ aggettivo viscidissimi non e’ campato per aria; il mio primo rapporto col sushi non fu dei piu’ poetici. Come molti di voi credo, sulle prime uno non capisce il perche’ del pesce crudo. Poi pero’, ci prende gusto e lo affronta sempre piu’ spesso, dissipando i dubbi iniziali, fino a non poterne piu’ fare a meno. Per altri, immagino, sia invece stato amore a prima vista. Questo prova il fatidico ed emblematico assioma che dice che il palato va educato (lascio l’ interpretazione di questa frase a voialtri, sono disponibile nei commenti per un confronto/affronto). Questa ricetta e’ per voi, dipendenti della sushimania ! Che entrino in campo le formazioni, dunque !
dosi per taanti pezzi di sushi/nigiri/maki (non ricordo quanti, chiedo venia):
- 250 g di riso
- 350 ml d'acqua fredda
- mezzo cucchiaino di zucchero
- mezzo di sale
- un cucchiaio di aceto di riso
- un cucchiaio di salsa di soia giapponese
- 200 g di tranci di Salmone fresco
- 200 g di tranci di Tonno fresco
- 100 g di Gamberi freschi
- pochi fogli di Alghe Nori (no non e' carta carbone, anche se ci assomiglia; sono algheee !)
- 1 Avocado mediamente maturo
- 2 Carote
- 1 piccolo Cetriolo
- Wasabi (salsa iperpiccante a base di rafano killer giapponese) in quantita' ridotta
- Prezzemolo Riccio per la decorazione
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E dopo questa deliziosa carrellata di alcuni tra gli ingredienti principali, vediamo come procedere. Per questa preparazione e’ consigliabile utilizzare del pesce decongelato in quanto questo garantisce lo sterminio di tutti i microbi eventualmente presenti nel pesce fresco. Io ho scritto fresco tra gli ingredienti, ma assicuratevi di congelarlo prima dell’ utilizzo qualora non fosse stato congelato al momento di essere pescato/trasportato. Lavate il riso ripetutamente in abbondante acqua fredda fino a che l’acqua di scolo non risulti quasi trasparente. Questa procedura garantisce che il riso perda gran parte dell’ amido che lo renderebbe altrimenti troppo colloso e molto meno digeribile. Preparate una pentola in cui metterete il riso con 350 ml di acqua fredda, quindi mettete sul fuoco e portate il tutto a ebollizione mescolando continuamente. Una volta che l’ acqua bolle abbassate il fuoco e mettete un coperchio e continuate a mescolare di tanto in tanto finche’ tutta l’ acqua non si sara’ assorbita. A questo punto il riso avra’ raggiunto un grado di cottura piu’ avanzata che non semplicemente al dente, altrimenti sarebbe impossibile assemblare i pezzi di sushi. Toglietelo dal fuoco e lasciatelo raffreddare. Ora preparate un’ emulsione (avevo sempre sognato di usarla questa parola) con l’ olio, l’ aceto di riso, una puntina di wasabi, sale e zucchero, con la quale condirete il riso precedentemente raffreddato. Ora procedete col tagliare le verdure alla julienne e il pesce in parte a fettine per il sushi e in parte a listarelle per i maki e i nigiri.
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A questo punto fate come nella foto qua sopra: prendete i fogli di alga nori, inumiditeli in modo da poterli piegare e stendeteli su un piano da lavoro pulito. Stendete uno strato di riso sull’ alga, distribuendolo in ogni dove. Al centro ponetevi un filetto di pesce per tutta la lunghezza dell’ alga e un paio di filetti di verdure crude. Cercate di assemblare colori diversi in modo tale da rendere i vostri rotolini di sushi piu’ allegri. A questo punto non vi resta che arrotolarli su se stessi fino ad ottenere un cilindro all’ esterno nero (alga), all’ interno bianco (riso) e con un cuore di pesce/verdure. Per le composizioni di nigiri formate con le dita una specie di ellisse o forma allungata di riso, quindi ponetevi al di sopra una fetta di pesce crudo larga e piatta e compattate il tutto con le dita. Per un ultimo tocco di fantasia, preparate i maki arrotolando i rotolini precedentemente preparati al rovescio, cioe’ con riso fuori, alga dentro e cuore di pesce/verdure. Cospargete quindi il riso esterno con semi di sesamo bianchi e tostati. Beh, i vostri antipastini giapponesi sono pronti ! Mangiate e godetene tutti accompagnandoli con del buon the’ verde giapponese o sake !
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lunedì 9 gennaio 2012

GNOCCHI DI PATATE GORGONZOLA E RADICCHIO

 

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Miei cari, oggi un classico dei classici, un evergreen gastronomico che non mi annoio mai di fare o di mangiare: gli gnocchi gorgonzola e radicchio…slaab ! In effetti mi chiedo come abbia fatto ad indugiare fino ad ora per inserirli nel blog, ma va beh, ho solo due mani alla volta. Ebbene si’, trattasi di una bomba cremosa dalle soavi note dolciastre del gorgonzola che si sposano meravigliosamente con le caratteristiche acidule e amarognole del radicchio. In una parola: bombaaa !!! Per chi non li avesse mai provati (esistera’ questo archetipo di persona? mah, dubito), correte a dotarvi del necessario, per chi fosse un fedele accolito della suddetta ricetta, correte a rifarli. Ed ecco, entrare in campo le formazioni:

dosi per 4 persone, considerandolo un nutriente primo piatto, da accompagnare con un antipastino o un leggero secondo:
- 500 g di Gnocchi di Patate (fateli da voi o comprateli)
- 2-3 cespi piccoli di Radicchio Rosso o 1 grande (a seconda della varieta' di radicchio che usate, ma io mi butterei su quello di Treviso)
- 100 g di Gorgonzola Dolce
- 2-3 Scalogni
- un goccio di Latte
- Parmigiano grattugiato a volonta'
- Noce Moscata
- Pepe Nero in grani
- un filo di Olio Extra-Vergine d' Oliva
- Sale

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E sulle note rossastre di questo bel radicchietto mignon che trovai in un supermercato di Londra ai tempi della foto, vediamo come procedere per realizzare questa semplice ma mortale ricetta. Notare che gli gnocchi li ho comprati al supermercato, non li ho fatti io, ma nulla vieta di farli voi stessi, magari prossimamente mi cimentero’ e pubblichero’ la ricetta per la base degli gnocchi di patate, ma per ora chiedo venia e procediamo. Dunque, per prima cosa tritate lo scalogno e saltatelo in padella con un po’ d’ olio d’ oliva. A questo punto tagliuzzate il vostro radicchio e saltate anch’ esso a fuoco vivo con olio d’ oliva, sale e pepe macinato. Dopo 3-4 minuti toglietelo dal fuoco, aggiungete il gorgonzola dolce a tocchetti e lasciatelo sciogliere a fuoco bassissimo con un goccio di latte. Aggiungete la noce moscata macinata. Nel frattempo, mettete a bollire gli gnocchi in acqua leggermente salata. State in campana perche’ entro pochi minuti saranno cotti e saliranno a galla, cercando disperatamente di saltare nella vostra padella gorgonzolosa. Man mano che gli gnocchi salgono a galla, tirateli su con una schiumarola, scrollate l’ acqua in eccesso e versateli nella padella con radicchio e gorgonzola. Mantecate per 1-2 minuti gli gnocchi nella padella mescolando bene con il condimento e abbondante parmigiano grattugiato. A questo punto servite e cospargete con un’ ultima manciata di parmigiano e un pizzico di pepe e noce moscata. Scusate, ma io ho la fissa di ritoccare il piatto finale a livelli maniacali. Chiedo nuovamente venia. E, indi, mangiate e godetene tutti come sempre !

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sabato 7 gennaio 2012

smoothie al mango e latte di cocco

 

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Cari amanti dei cocktail tropicali … un po’ fuori stagione (ma dipende da dove vi troviate) ci tuffiamo in questa semplicissima ricetta rinfrescante e dalle ammalianti note esotiche (wow mi ha fatto venire voglia nuovamente). E mentre vado a prepararmene un altro, procuratevi i seguenti ingredienti:

dosi per 4 bicchierazzi, considerandolo una nutriente merenda in un afoso pomeriggio estivo:
- 1 Mango grande o 2 piccoli
- 120 ml di Latte di Cocco
- il succo di 1 Arancia grande o 2 piccole
- Ghiaccio a volonta'
- Zucchero a gusto (se il mango e' gia' molto dolce, evitate di diabetizzarvi ulteriormente)
- qualche foglia di Menta fresca per guarnire

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Rifatevi gli occhi con questi mangazzi giganti ! La scelta del mango e’ fondamentale: dunque, evitate quelli troppo duri al tatto, 9 su 10 sono acerbi e parecchio insipidi. Buttatevi, invece, su quelli maturi; generalmente le qualita’ piu’ piccole sono piu’ dolci e succose. Esistono manghi piccolissimi e iperdolci che personalmente non ‘sprecherei’ in uno smoothie, quelli danno il meglio di se mangiati cosi’, nature. Quindi cercate un compromesso, un mango buono ma senza esagerare. Poi, ovviamente, il cocktail e’ vostro, usate un po’ quel che vi pare. Passsate al mixer la polpa del mango con il succo d’ arancia e il latte di cocco (comprate quello in lattina che si trova ormai in tutti i supermercati) e aggiustate di zucchero nel caso il mango non sia particolarmente dolce. Triturate anche il ghiaccio e aggiungetelo allo smoothie. Servite in bicchieri individuali, decorando con una fetta di mango fresco e qualche foglia di menta. Ah, la freschezza e’ assicurata. Bevente e godetene tutti !

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giovedì 5 gennaio 2012

BOCCONCINI DI AGNELLO ROGAN JOSH

 

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Gentili telespettatori, lo so, mi sono fatto desiderare fin troppo a lungo dai pochi rimasti a seguirmi…ma sapete che per me questo blog e’ un puro sfogo per la creativita’ e la fame, di spirito e di stomaco. Ed e’ proprio per questo che mi accingo a dare sfogo a questo agnello rogan josh, delizia indiana relativamente meno conosciuta rispetto ad altri piatti. A proposito di India, ci sono stato per la prima volta pochi mesi orsono e sono rimasto sbalordito. Troppe cose da dire in proposito…dovrete essere pazienti ed attendere il vostro turno. Per adesso, beccatevi questo agnellino:

dosi per 4 persone come piatto unico piuttosto pesantuccio, da accompagnare con pane/riso:
- 600 g di Cosciotto d' Agnello disossato
- 1 cucchiaio di Coriandolo in semi
- 1 cucchiaino di Peperoncino in polvere
- mezzo cucchiaino di Zenzero fresco grattugiato
- 6 chiodi di Garofano
- 3 cucchiai di Burro
- 1 tazza di Yoghurt bianco
- mezzo cucchiaino di Noce Moscata grattugiata
- mezzo cucchiaino di Cardamomo pestato
- 3 cucchiaini di Garam Masala
- un pizzico di Zafferano in polvere
- mezza tazza di Panna fresca
- un pugno di Mandorle tostate in scaglie

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Dunque cari discepoli, prendete il vostro cosciotto o spalla d’ agnello e riducetelo a tocchetti, come per uno spezzatino. Se siete degli stakanovisti come il sottoscritto, pelate e scagliate (no, non fuori dalla finestraaa !!!) le vostre mandorle e tostatele in padella voi stessi finche’ saranno leggermente imbrunite. Se invece andate di fretta e non conoscevate il minatore russo, compratele gia’ scagliate e possibilmente tostate. In una padella antiaderente, poi, tostate insieme il peperoncino e i semi di coriandolo. Toglieteli dal fuoco quando avranno preso un po’ di colore e macinate il tutto senza indugio con il vostro pestello di fiducia (se vi ricordate, il mio e’ un mastodonte da 20 kg a cui sono affezionatissimooo). A questo punto fate sciogliere il burro in una pentola e aggiungetevi zenzero tritato e chiodi di garofano, ponendovi dunque anche la carne che farete rosolare per benino da tutti i lati, aggiungendo dopo un paio di minuti peperoncino e coriandolo tostati. Sentite le mefitiche esalazioni infernali chiamarvi a raccolta per godere dei piaceri della carne ? Siete sul cammino giusto. Aggiungete anche noce moscata e cardamomo e indi (ci mancavi) anche lo yoghurt. A questo punto lasciate cuocere qualche minuto (4-8) e aggiungete una tazza d’ acqua all’ intingolo (che splendida parola, credo di non averla mai utilizzata prima….un minuto di silenzio per lei) e lasciate sobbollire per 1 ora circa. Se utilizzerete il coperchio, il piatto risultera’ piu’ cremoso/liquido, senza coperchio sara’ un po’ piu’ asciutto, ai posteri l’ ardua sentenza. A questo punto, e solo a questo punto, unite il garam masala, che non e’ una tecnica ayurvedica, bensi’ una miscela di spezie indiana alla base di molti piatti deliziosi. Fate sciogliere lo zafferano nella panna e unitela all’ agnello. Slaaab. Fate restringere la salsa a fuoco bassissimo per 2-4 minuti. Togliete dal fuoco e cospargete con le mandorle a scaglie. Mentre vi commuovete alla vista di questo piatto, pensate a come consumarlo. Io suggerisco un semplice riso bianco e l’ immancabile pappadam, ma anche un naan fara’ all’ abbisogna, specie se all’ aglio. Mangiate e godetene tutti e soprattutto, bentornati !

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