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sabato 6 aprile 2013

SPIEDINI DI PIOVRA ALLA GRIGLIA

 

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Gentili polpacci, é a voi che mi rivolgo. Per polpacci intendo ‘amanti dei cefalopodi oltre ogni misura’, come il sottoscritto. Talmente amante che ben due polpi hanno viaggiato oltralpe per arrivare in Olanda da me. Ma non da soli, ovviamente Winking smile. Comunque non é questo il punto. Il punto é che quel che mi appresto a presentarvi quest’ oggi é un titanico esemplare di piovra che ha sfamato ben cinque bocche. Degno di nota. Questa ricettina é mutuata dal grande Jamie Oliver, ma con qualche modifica sostanziale del sottoscritto. Vediamo come procedere: che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un ottimo antipastino con il pericolosissimo inconveniente delle ciliegie: uno ne tira diecimila O_o
- 1 Polpo/Piovra gigante (1.5-2 kg), fresco/a o decongelato/a
- 24 Stecchini di Legno
- il succo di mezzo Limone
- 2-3 spicchi d' Aglio
- abbondante Prezzemolo fresco
- 2-3 Peperoncini Rossi sott'olio
- due manciate di Pangrattato
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- poco Sale

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Guardate che splendore ! Se avete la fortuna di trovare un polpaccio del genere, approfittatene subito e fatelo a spiedini. Dunque, per prima cosa, evirate il polpo delle viscere contenute nella testa, rimuovete il becco e tagliate gli occhi e lavatelo accuratamente. Fatelo cuocere in acqua inizialmente fredda, rigorosamente non salata in una pentola coperta. Da quando l’ acqua raggiungerà l’ ebollizione, fate cuocere il polpo per almeno una quarantina di minuti, magari anche più. Questo dipenderà dalla consistenza delle sue carni; solitamente, dopo aver pescato un polpo, questo viene ripetutamente scagliato con forza sugli scogli per intenerirlo. Se poi usate polpi congelati, il decongelamento ha solitamente lo stesso effetto, quindi potrebbe essere necessaria una minor cottura. C’ é chi, come mia madre, lo cuoce con un paio di tappi di sughero; leggende popolari dicono che i tappi rendono più morbide le carni del polpo. Indipendentemente dalla veridicità del fatto, trovo assolutamente interessanti e affascinanti questi vecchi trucchi delle nonne, residui di una tradizione che sta ormai scomparendo. Ma torniamo al nostro polpo. Dopo la cottura, scolate e asciugate il polpo. Tagliatelo completamente a tocchetti delle dimensioni di un boccone. A parte, in una padella versate abbondante olio d’ oliva, aglio e prezzemolo tritati finemente, peperoncino sminuzzato e succo di limone. Cominciate a scaldare l’ intingolo e tuffateci i pezzi di piovra. Fateli cuocere a fiamma alta, rigirando spesso e lasciando che la carne si insaporisca per benino. Se tutto é andato come previsto, dovreste avere di fronte qualcosa di simile.

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Adesso, come al solito, la parte più difficile: resistere resistere resistere. Non potete ancora mangiare il vostro polpo olimpico. Infilate i pezzetti di polpo su degli spiedini di legno, rigirateli nel pangrattato e adagiateli sulla griglia cosparsa d’ olio. Lasciate grigliare per 5 minuti su ogni lato e sfornateli belli caldi. Mangiateli immediatamente, accompagnando con fette di limone e un buon vino bianco. L’ antipasto ideale ! Mangiate e godetene tutti !

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