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venerdì 14 marzo 2014

FILETTI DI BACCALA’ AL FORNO CON PINOLI E UVA DI CORINTO

 

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Gentili blogspettatori, colgo l’ occasione per comunicarvi che il blog di mia madre é nuovamente e definitivamente online ! Lo abbiamo spostato finalmente su blogger (facile da usare e gratis !)  in quanto non soddisfatti della combinazione bluehost / wordpress. L’ indirizzo é www.cinquemaria.blogspot.com. Vi invito tutti quanti ad andarlo a visitare; a confronto il mio blog impallidisce davanti alla sua lista di ricette e riflessioni personali. Ma va beh, un po’ di sana competizione tra madre e figlio fa assolutamente bene. Bene, detto questo oggi ci accingiamo a preparare il baccalà. Il retroscena é che ho qualche kiletto del suddetto pesce ancora sotto sale, ovviamente introdotto legalmente dall’ Italia. Ho deciso di sbarazzarmene con la presente ricetta, di origine friulana. Il restante baccalà avrà un’ onorevole fine, degna di un samurai che commette seppuku, in un workshop di cucina che sto organizzando all’ Aia per il mio compleanno (fra meno di 10 gg !), dove faremo le pittole di baccalà e il baccalà mantecato con crostini come antipasti. Glaaab ! Fameee ! Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un gustoso secondo piatto a cui associare un primo o un antipasto anch' essi di pesce:
- 4 Filetti di Baccalá da 200 g l' uno
- una manciata d' Uva Passa
- una manciata di Pinoli
- 8 Filetti d' Acciuga Sott' Olio
- qualche Foglia d' Alloro
- 2 Cipolle
- Brodo Vegetale
- Burro
- Cannella a stecche grattugiata
- Noce Moscata
- una tazza di Farina
- Pepe Nero macinato
- Olio Extra Vergine d' Oliva

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Dunque, per prima cosa, come già spiegato in altre ricette, mettete a mollo il baccalá per lo meno 2-3 giorni prima; questa é una di quelle ricette che necessita della facoltà della preveggenza in quanto oggi dovrete iniziare il processo, prevedendo che fra 2-3 giorni avrete voglia di mangiare baccalá. Ma credetemi, vale la pena diventare un po’ tutti Nostradamus per un pesce del genere. Ciance a bando (tanto per cambiare la solita solfa del ‘bando alle ciance’), dò per scontato che avete davanti a voi un pesce completamente dissalato dopo 2-3 giorni di ammollo in cui avrete cambiato l’ acqua quotidianamente. Infarinate generosamente i filettoni di baccalá.

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Rosolateli in due cucchiai d’ olio con le cipolle affettate finemente. A parte, fate rinvenire l’ uva passa in acqua tiepida per 5 minuti, prima di aggiungerle al pesce, così come le foglie d’ alloro. Aggiungete anche sale, pepe, poco zucchero, i pinoli e i filetti d’ acciuga a pezzetti. Insaporite con una grattata di cannella ed una di noce moscata. Glaaab ! Che mix mortale !

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Ricoprite il baccalá d’ acqua calda, tappate con un coperchio e fate cucinare a fuoco dolce fino all’ assorbimento dei liquidi. A questo punto mettete il baccalá in un tegame da forno e cuocetelo per mezzora a 180 gradi finché si sarà dorato un po’ in superficie.

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Qualora dovesse asciugarsi troppo aggiungete dell’ acqua o del brodo vegetale caldo. Tirate fuori dal forno e servite immediatamente ben caldo ! Mangiate e godetene tutti !

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