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domenica 9 gennaio 2011

ORECCHIE D’ ELEFANTE ALLA MILANESE

 

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Miei cari fungofili accaniti, questa ricetta mi fa sovvenire di quella fase della mia vita in cui ero letteralmente impazzito per i funghi. Non fraintendetemi, lo sono ancora, ma allora mi aveva colto una frenetica voglia di conoscerli più a fondo e mi ero dotato di tutto il necessario per essere un professionista del fungo. Vivendo in centro a Milano non è che si hanno molte possibilità di andare a funghi in città … Eppure, nonostante ciò, il primo giorno dopo aver comprato il mio manuale da fungaiolo, sono andato all’ esplorazione ai Giardini di Porta Venezia O_o !! Non crediate, di funghi ne ho trovati eccome, anche se di dubbia commestibilità … Ma sto divagando … vediamo piuttosto come si prepara questa semplice ghiottoneria ! Che entrino in campo le formazioni !!  

dosi per 4 persone, considerandolo un nutriente antipastone per stomaci coraggiosi:
- 400 g di Funghi Geloni freschi (Pleurotus Ostreatus)
- abbondante Pangrattato
- 2-3 Uova
- abbondante Farina
- Sale, Pepe Nero in grani
- Olio per friggere

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Ragazzi, qui non dobbiamo fare altro che impanare alla vecchia maniera ! Prendete i vostri funghi e NON lavateli sotto acqua corrente, ma strofinateli solo con un panno umido da cucina per non inzupparli. Asciugateli bene e state attenti a non distruggerli. A questo punto, preparate nell’ ordine: una ciotola con la farina, una ciotola con le uova sbattute con sale e pepe e una ciotola con il pangrattato (se volete aromatizzatelo con del prezzemolo tritato). Adesso, con tanta pazienza e magari con un aiutino in cucina (a cosa serve altrimenti tutta la manovalanza di primissima qualità che circola nella cucina di ognuno di noi ?? Parlo di mogli/mariti/fidanzate/i/figli o fratelli piccoli da schiavizzare e chi più ne ha più ne metta …), immergete i funghi interi o a pezzi (come preferite) nella farina, quindi nelle uova e, dopo averli scrollati bene, nel pangrattato che dovrete far aderire ben bene con le manine. A questo punto non vi resta che friggerli in olio bollente e gustarli caldissimi, aggiustando di sale se necessario. Mangiate e godetene tutti miei prodi !

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giovedì 6 gennaio 2011

SPIEDINI DI MAIALE E PEPERONE ROSSO IN MARINATA DI SALSA HOISIN E MIELE DI FIORI D’ ARANCIO

 

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Miei prodi invasati dello spiedino, è a voi che mi rivolgo quest’ oggi. Lo spiedino è una filosofia a se’ stante nel panorama gastronomico mondiale. E’ un credo differente, quasi uno stile di vita direi. Quando non sapete come mangiare qualcosa, ficcatela sopra uno spiedino alternandola con qualcosa di un altro colore. L’ effetto è drammaticamente di successo. Semplice, divertente, smaliziato. Pesce, verdura, carne, formaggi, frutta … potete impalare (la mia passione per Dracula … perdonatemi) qualsiasi cosa !! Vediamo come trasformare, attraverso una sapiente marinata agro-dolce, un bel pezzo di maiale e un peperone in uno spuntino da re ! Che entrino in campo le formazioni !!!

dosi per 4 persone, considerandolo un abbondante antipasto a cui associare un primo o un secondo leggeri:
- 500 g di Coscia o Filetto di Maiale
- 2 Peperoni Rossi piccoli
- 2 cucchiai di Salsa Hoisin
- 2 cucchiai di Salsa Chili Dolce
- 2 cucchiai di Miele di Fiori d'Arancio
- 2 cucchiai di Salsa di Pomodoro
- una tazzina di Succo di Lime
- 2 cucchiaini di Zenzero fresco tritato
- 2 spicchi d' Aglio tritato

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Per prima cosa tagliate la carne di maiale a cubetti di medie dimensioni, diciamo 4-5 cm di lato. Potete usare coscia o filetto. Va da se’ che la coscia è più economica, ma il filetto rimane più morbido. Potreste alternare i due tagli o cercare un compromesso. Fate Vobis. Pulite i peperoni e tagliate anch’ essi a quadretti delle stesse dimensioni. Raccogliete tutto in una ciotola capiente. A parte preparate la marinata con le salse, il miele, il succo di lime e aglio e zenzero tritati molto finemente. Amalgamate e versate sul maiale e i peperoni, mescolando il tutto affinché la carne ne sia omogeneamente ricoperta, come in questa foto del misfatto.

IMG_2563Adesso la parte più difficile di tutte: ricoprite il recipiente con pellicola, aprite lentamente il frigorifero e mettetecelo dentro. So che potete farlo. Fate finta che non esista perché dovrete lasciarvelo una notte intera. E non fate come me, non andate ad aprire ogni due secondi per vedere come sta la vostra creatura. Lasciatelo riposare e rigirate la carne una o due volte se doveste svegliarvi insonni alle 2 di notte O_o. L’ indomani, al mattino, sarete le persone più felici del mondo ! Potete finalmente grigliare i vostri spiedini !! Yoohooo ! Amalgamate bene la salsa, infilate la carne su degli spiedini di bambù precedentemente lasciati a bagno in acqua calda per una mezzora  e alternate ai cubetti di maiale i quadrati di peperone. Grigliate uniformemente in forno già caldo spennellando ogni tanto con la marinata in eccesso. Glaaaab ! Potete servire i vostri spiedini di maiale come invitante antipasto da consumare anche in piedi a buffet, o serviteli in un piatto come secondo, accompagnando con del riso o delle verdure. Mangiate e godetene tutti come sempre ! 

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lunedì 3 gennaio 2011

CREMA DI RISO AL LATTE (ARROZ CON LECHE)

 

IMG_2550 Cari amici, vi ho lasciato giusto qualche giorno di pausa per recuperare i sensi intorpiditi dai molteplici cenoni. Immagino che molti di voi avranno bisogno di lunghi periodi di disintossicazione per risollevarsi dalle mangiate di questi giorni.  Non preoccupatevi, io sarei tra quelli … solo che stento ad accettare la disintossicazione … Comunque sia, giusto per ricominciare l’ anno con la prima ricetta del 2011 politicamente corretta, vi propongo questo delizioso dessert fatto dalla mia ragazza qualche giorno fa, e che io ho sapientemente rubato perché faceva all’ abbisogna (però non diteglielo). Andiamo subito ad elencare la formazione in campo:

dosi per 4 persone, considerandolo un nutriente dessert:
- una tazza di Riso Basmati
- 2 tazze di Latte Fresco
- mezza tazza di Uva Passa
- Latte Condensato
- Cannella in polvere e in bastoncini
- Acqua

Lavate il riso (affinché rimanga bello bianco che più bianco non si può, come recitavano le vecchie pubblicità di una volta) e mettetelo in una pentola con due tazze d’ acqua e un bastoncino di cannella. Cuocetelo a fuoco lento finche’ il riso risulterà morbido, ma senza lasciarlo asciugare (se l’ acqua di cottura dovesse assorbirsi tutta, aggiungetene qualche altra tazza). Quando il riso sarà al punto giusto, aggiungete il latte fresco e il latte condensato. La funzione di quest’ ultimo è quella di dolcificare il nostro dessert, quindi dosatelo secondo le vostre preferenze in fatto di dolcezza. Continuate a cuocere a fuoco bassissimo per 5 minuti, fino al momento in cui il latte bolle. A questo punto togliete dal fuoco e aggiungete le uvette. Potete lasciarlo raffreddare o mangiarlo caldo. Ad ogni modo, ponetelo in una ciotolina e cospargetelo di cannella in polvere prima di servire. Sluuurp ! Mangiate e godetene tutti come sempre !!!   

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