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giovedì 20 dicembre 2012

BISCOTTI DI PAN DI SPEZIE AL CIOCCOLATO (CHOCOLATE GINGERBREAD COOKIES)

 

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E’ verissimo ! Come dice Martha Stewart nel suo libro (da cui ho preso la ricetta e che venero come una dea), ‘dire che questi cookies sono memorabili é un eufemismo’, una minimizzazione che non rende giustizia all’ essenza di questi cookies spaziali. Non ci sono aggettivi per descriverli, solo la garanzia che facendoli mi ringrazierete, o meglio, ringrazieremo tutti la cara Martha per averci donato questa ricetta, un po’ come Prometeo donò agli uomini la conoscenza del fuoco. Ed ugualmente pericolosi come il fuoco, dovrete essere saggi e maturi e saper dire basta. Non fate come me che in pratica quanti ne ho davanti tanti ne mangio. E con un po’ di vergogna (ma neanche tanta in fondo), andiamo subito ad elencare le formazioni in campo !

dosi per circa 24 cookies, la mia merenda quotidiana:
- 160 g di Farina
- 120 g di Burro
- 200 g di Cioccolato Fondente
- 1 cucchiaio di Cacao in polvere
- un quarto di cucchiaino di Noce Moscata grattugiata
- un cucchiaino di Cannella in stecche grattugiata
- un cucchiaio di Zenzero fresco grattugiato
- un cucchiaino e un quarto di Zenzero in polvere
- un quarto di cucchiaino di Chiodi di Garofano macinati a pestello
- 30 g di Zucchero Semolato (quello bianco)
- 100 g di Zucchero Scuro (non quello di canna, uno marrone molto scuro, e dalla consistenza più soffice e appiccicosa); se non riusciste a trovarlo, ahimè vi consiglio di cambiare ricetta o i cookies non saranno ugualmente memorabili
- mezzo bicchiere di Melassa o Sciroppo scura/o (idem come sopra)
- un cucchiaino di Bicarbonato

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Quest’ oggi sono bello tonico, quindi non perdiamoci in chiacchiere e prepariamo questa creazione divina. Per prima cosa, setacciate la farina in una ciotola e aggiungete tutte le spezie grattugiate e il cacao. Non aggiungete ancora lo zenzero fresco. Mescolate tutti questi ingredienti fino ad ottenere una farina tendente al marroncino. A parte battete con delle fruste il burro ammorbidito con lo zenzero fresco grattugiato. Quando il burro sarà malleabile aggiungete lo zucchero scuro e continuate a sbattere fino ad amalgamare il tutto, dopodiché aggiungete la melassa e continuate a mescolare nuovamente per omogenizzare il composto.

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In questa foto, per chi non l’ avesse mai visto, lo zucchero che dovete utilizzare; dev’ essere di quello grezzo, ben scuro e microcristallino. Ottimo. Adesso, cari miei sbavanti amanti dei cookies (come il sottoscritto d’ altronde, non sentitevi discriminati), fate bollire una tazzina d’ acqua in un pentolino, e scioglietevi il bicarbonato. Aggiungete metà del mix di farina e spezie al burro e zucchero, indi (caro vecchio amico) 1-2 cucchiaini di acqua e bicarbonato disciolto, e infine l’ altra metà del mix di farina. Mescolate il tutto per benino con le fruste. Aggiungete al composto il cioccolato fondente tagliato a pezzettini di mezzo centimetro. Come da manuale.

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Stendete un po’ di pellicola sul piano da lavoro e versate al centro il composto dei cookies. Già adesso, in un attimo di debolezza potreste sbafarvelo in quattro e quattro otto. Un gioco da ragazzi. Difficile, invece, sarà resistere a questa tentazione. Ma io ho fiducia in voi. Se mi avete seguito fino adesso é perché avete capito che quando vi chiedo uno sforzo é per il vostro stesso bene. Ok, e dopo questo interludio filosofico, proseguiamo. Avvolgete l’ impasto dei cookies nella pellicola e appiattitelo ad ottenere un mattoncino marrone di 2 centimetri di spessore e rotti. Adesso il momento clou. Dovete congelare l’ impasto per almeno un paio d’ ore, ma io vi consiglio una notte intera. La notte porta consiglio; e questo permetterà alle spezie di sprigionare tutto il loro aroma all’ interno della massa burrosa-melassosa-cioccolatosa. Glaaaab ! Mi sta venendo voglia di rifarli immediatamente ! La mattina dopo tirate fuori l’ impasto, tagliate via un pezzetto e lavoratelo tra le palme inumidite delle mani fino a dargli forma tondeggiante. Sistemate una teglia con carta da forno e appoggiate le palline di circa 3-4 cm di diametro così ottenute a 5-6 cm di distanza l’ una dall’ altra. Non affollate la teglia. C'è posto per tutti. Come da foto.

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Con la base di un bicchiere schiacciate leggermente le palline sulla carta da forno e cospargetele con un pizzico di zucchero semolato bianco. Infilate la teglia così com’é per altri 10-15 minuti nel congelatore mentre scalderete il forno a 160 gradi. Direttamente dal congelatore passate le teglie di biscotti (ovviamente potete rendere il tutto più efficiente lavorando in serie) nel forno per una decina di minuti, girandole dall’ altro lato a metà cottura. Se volete i biscotti belli soffici e scioglievoli come quelli della foto, tirateli fuori non appena l’ impasto si sarà dilatato in forno e la superficie del cookie si sarà iniziata a crepare.

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Glaaab ! Tirateli fuori, lasciateli rassettare cinque minuti, sollevateli delicatamente con una spatola e lasciateli raffreddare per altri 5-10 minuti su una griglia. Consiglio: servite immediatamente, ancora caldi all’ interno sono una bomba atomica di bontà. In alternativa, chiusi in un recipiente ermetico si manterranno comunque per qualche giorno. Sono perfetti per i freddi pomeriggi sotto Natale, quando fa buio presto e la voglia di biscotti di pan di spezie al cioccolato (chocolate gingerbread cookies) si fa più forte che mai. Mangiate e godetene tutti, come sempre !

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lunedì 17 dicembre 2012

CANEDERLI DI SPINACI ED EMMENTAL IN BRODO DI CARNE

 

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Amici miei, visto il clamoroso successo dei canederli allo speck e salsiccia, ricetta tra le più cliccate dalla platea di seguaci di questo blog, ho pensato di proporvi un bis, questa volta vegetariano, in modo tale che tutti, ma proprio tutti possano beneficiare di questa sublime delizia della cucina alpina. Per farli vegetariani al cento per cento sostituite il brodo di carne con brodo vegetale e il gioco sarà fatto ! Perfetti per riscaldarsi lo stomaco quando la neve avanza, versatili (possono fungere da primo piatto, zuppa di antipasto o piatto unico) e gustosi (non c'è bisogno di spiegazioni qui), sono indiscussi beniamini della mia tavola, perfino qua in Olanda. E chiudiamo qui l’ introduzione e che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un gustoso primo piatto a cui associare un leggero secondo di carne:
- 500 g di Spinaci freschi o 150 g di Spinaci bolliti
- 150 g di Emmental
- 200 g di Pane Raffermo
- 1 bicchiere di Latte fresco
- 1 Cipolla grande
- 1 Uovo
- 100 g di Farina di Grano Saraceno
- abbondante Brodo di Carne o Vegetale (da preparare o granulare)
- una noce di Burro
- Sale
- Noce Moscata grattugiata
- Pepe Nero in grani

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Per prima cosa fate bollire per due minuti gli spinaci in acqua leggermente salata. Scolateli e strizzateli per benino. Tagliate il pane raffermo a cubetti, riuniteli in una ciotola e ammollateli nel latte, rigirando ogni tanto. A seconda di quanti secoli avrà il vostro pane, potreste impiegare da pochi minuti a 1-2 ore per ammorbidirlo per bene. Trascorso questo tempo, strizzate bene anche il pane (lo so, oggi vi faccio strizzare di tutto !) e raccoglietelo in un recipiente dove andremo ad impastare i canederli.

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In un tegamino fate rosolare nel burro la cipolla tritata e raccoglietela quindi nella stessa terrina con il pane (non più raffermo) ammorbidito. Aggiungete anche la farina, l’ uovo, sale, pepe e noce moscata e mescolate bene il tutto fino ad amalgamarlo.

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Tagliate l’ emmental a scaglie o a cubetti ed incorporatelo all’ impasto assieme agli spinaci sminuzzati.

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Se tutto é andato come previsto, dovreste trovarvi di fronte qualcosa del genere:

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Adesso preparate un brodo di carne o verdure come Dio comanda. Non l’ ho messo tra gli ingredienti, ma usate un bel pezzo di manzo, preferibilmente con osso, carote, porri e sedano e erbe aromatiche. Mmmmm ! Acquolina in bocca. In alternativa, per fare prima e con meno spesa, potete usare del dado granulare, ma non sarò responsabile della bontà dei vostri canederli (scherzo, saranno buoni ugualmente, ma volete mettere la differenza ??). Fate bollire il vostro brodo per almeno 1-2 ore a fuoco molto basso, aggiustatelo di sale e fatevi bollire i canederli per 10-15 minuti. Per dar forma ai canederli inumiditevi le mani e arrotolate un pugnetto di composto tra le palme delle mani fino a dargli forma tondeggiante. Scolate i canederli e serviteli con il brodo bello caldo e formaggio grattugiato se gradite. Glaaaab ! Niente di meglio per rimettersi da qualsiasi malanno. Mangiate e godetene tutti !

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venerdì 14 dicembre 2012

PETTO D’ANATRA ALL’ARANCIA E POMPELMO CON SCALOGNI


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Gentili seguaci, quest’ oggi vi propongo qualcosa di nuovo, il primo piatto a base di anatra di questo pazzo blog. Io e la carne d’ anatra siamo vecchi amici in realtà, ma, chissà per quale motivo, quando in passato la cucinavo mi dimenticavo di fare le foto per il blog. Ad ogni modo, era da un pezzo che non la facevo. E siccome qui in Olanda non é semplicissimo trovarla (cosa lo é ?), appena ho visto un bel petto d’ anatra strizzarmi l’ occhio non ho esitato a comprarlo. Di solito cucino l’ anatra all’ orientale, con un condimento simile alle bracioline di coppa e costine caramellate alle cinque spezie e ve la posterò molto presto, lo prometto. Per quest’ oggi però, mi rifaccio nuovamente alla saggezza di Sale&Pepe proponendovi un accostamento ardito non per tutti i palati devo dire. Se non vi piace l’ accostamento agretto degli agrumi con la carne, allora vi consiglio un altro piatto. Se però, cercate di impressionare qualcuno con qualcosa di inusuale e stuzzicante, allora questa potrebbe essere indubbiamente una carta da giocare. Che entrino in campo le formazioni !
dosi per 4 persone, considerandolo un secondo piatto non particolarmente pesante, a cui associare un bel primo piatto di carne:
- 2 Petti d' Anatra con la pelle
- 4 Arance Bionde
- 2 Pompelmi Rosa
- 8 Scalogni
- 4 rametti di Timo Fresco
- 4-6 foglie d' Alloro
- 3 cucchiai d'Aceto Balsamico di Modena
- un goccio di Vino Bianco Secco
- Sale
- Pepe Nero in grani
- Olio Extra Vergine d' Oliva
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Eccolo qua il protagonista di questa ricetta ! Lasciate i petti interi cosi come sono, a seconda di come li avete acquistati. Se dovessero essere troppo grandi, potete tagliarli in due metà. Per prima cosa, e non sarà una passeggiata, vi avverto, pelate a vivo gli spicchi delle arance e dei pompelmi. Assicuratevi di eliminare anche la benché minima traccia della pellicola gialla che ricopre gli spicchi. Tenete da parte un po’ di scorza d’ arancia e rimuovete completamente lo strato interno giallo, lasciando solo la parte esterna arancione e sottile e tritatela finemente. Ricavate circa 1-2 cucchiaini di scorzette tritate.
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Un lavoraccio, lo so. Ma pagherà, statene certi. Pelate anche gli scalogni e lasciateli interi se sono piccoli, o tagliate anch’ essi a metà se dovessero essere grandicelli. Bene. In una padella fate rosolare in 1-2 cucchiai d’ olio il petto d’ anatra dalla parte della pelle per qualche minuto. Quando la pelle si sarà abbrustolita un po’, rigirate e fate cuocere i petti anche dall’ altro lato. Sluurrrp !
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Aggiungete gli scalogni e gli spicchi degli agrumi, il timo e l’ alloro e fate insaporire il tutto. Mescolate molto delicatamente per non distruggere gli spicchi. Aggiungete le scorzette e sfumate con il vino bianco e l’ aceto balsamico. Aggiustate il tutto di sale e pepe. Accendete il forno a 180 gradi e infornate i petti d’ anatra conditi con l’ intingolo della padella e gli scalogni. Lasciate a parte gli spicchi degli agrumi o solo alcuni di essi. Fate cuocere l’ anatra per 20 minuti, rigirandola un paio di volte e continuando ad irrorare la carne con i succhi che si formeranno (potete aggiungere un po’ di vino bianco qualora la preparazione dovesse risultare troppo asciutta). Glaaaab ! Che delizia ! Togliete dal forno e lasciate intiepidire il petto d’ anatra. Non affettatelo ancora caldo, o i succhi si disperderanno, mentre devono rimanere nella carne. Questo vale per qualsiasi carne. MAI affettare un arrosto o un roastbeef appena fatto. Va sempre lasciato intiepidire in modo tale che i succhi si ridistribuiscano uniformemente.
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A questo punto potete affettare i petti d’ anatra in fettine piuttosto sottili; passatele rapidamente in padella per farle insaporire nuovamente con gli agrumi e scaldarle un pochino. Servitele immediatamente con il contorno di spicchi interi d’arancia e pompelmo e gli scalogni. Mangiate e godetene tutti !
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domenica 9 dicembre 2012

CALAMARI RIPIENI DI CARCIOFI E ACCIUGHE IN SALSA DI POMODORO

 

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Cari amici, dopo una serie di piatti montanari, torniamo al beneamato pesce. Quest’ oggi vi presento una ricettina un po’ elaborata che ho tratto dal magico mondo di Sale & Pepe (benedetta rivista!) per stupire dei miei commensali, che ho massacrato con un bis di primi (paccheri ai frutti di mare e linguine alle vongole veraci e peperoncino) per poi dar loro il colpo di grazia con questo secondo leccornioso a base di calamari ripieni. Vi consiglio di orientarvi su dei calamari di media grandezza, lunghi pressappoco 15-20 cm. Personalmente trovo che quelli più grandi siano poco pratici (ed esteticamente poco aggraziati) e quelli troppo piccoli non sono adatti ad essere fatti ripieni. Ma veniamo subito al dunque. Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un secondo piatto gustoso a cui associare un bel primo piatto di pesce:
- 8 Calamari di medie dimensioni (15-20 cm)
- 2 Carciofi freschi
- 4 Filetti di Acciughe Sotto Sale
- 1 Uovo
- una manciata di Pangrattato
- abbondante Prezzemolo
- 300 g di Passata di Pomodoro
- 1 Carota
- 1 Costola di Sedano
- 1 spicchio d' Aglio
- 2 Scalogni
- Sale
- Pepe Nero macinato
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- 8 Stuzzicadenti

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Miei prodi, per chi non avesse mai pulito un calamaro in vita sua, ecco qua qualche istruzione. Lavate bene i cefalopodi ed eliminate le piccole cartilagini delle ventose sfregando i tentacoli tra le mani. Infilate un dito nella sacca e, delicatamente, staccatela dalla testa tirando via con essa anche gli organi presenti nella sacca del calamaro. Accertatevi di aver tolto l’ ossicino cartilagineo (come sono tecnico oggi!) lungo e stretto presente nel tessuto della sacca. Nel fare tutto ciò, fate bene attenzione a non rompere le sacche, perché andranno riempite. Lavatele bene sotto acqua fredda corrente. Ottimo. A questo punto, occupiamoci delle teste. Incidete il tessuto sotto gli occhi, come da foto ricordo, e asportate gli occhi senza romperli (o fluidi innominabili si riverseranno nella vostra cucina).

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Aprite dunque i tentacoli e al centro rimuovete il becco. Lavate anche i tentacoli sotto acqua fredda corrente. Tritate finemente i tentacoli e la parte utile della testa (scartando occhi e interiora).

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Et voilà. La parte tosta é fatta. In una terrina raccogliete i tentacoli tritati, il prezzemolo e l’ aglio anch’ essi tritati, l’ uovo, il pangrattato, i filetti d’ acciuga tritati e i carciofi tagliati a pezzettini. Amalgamate bene il tutto. Per la pulitura dei carciofi, fate riferimento al post dei carciofi fritti alla toscana, dove ho spiegato bene come procedere.

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Salate e pepate il ripieno, e riempiteci le sacche dei calamari, fermando il tutto con uno stuzzicadenti messo attraverso l’ apertura. Posizionatelo bene in modo tale che la farcitura non fuoriesca.

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A questo punto, prepariamo la salsa d’ accompagnamento, che é una salsa di pomodoro classica; fate soffriggere gli scalogni tritati in olio d’ oliva, aggiungete sedano e carote tritati finemente e appoggiate delicatamente i calamari nella pentola per farli rosolare bene, senza romperli. Se volete, sfumate con un goccio di vino bianco. Dopo qualche minuto, aggiungete la passata di pomodoro e lasciate cuocere per un’ oretta a fuoco basso, aggiungendo acqua se la salsa dovesse asciugarsi troppo. I nostri calamaretti sono pronti ! Consiglio di prepararli il giorno prima (o mangiarli il giorno dopo, ma dire questo é più difficile da accettare, lo so) affinché si insaporiscano per bene nella salsa. Mangiate e godetene tutti, accompagnando, se volete, con della polentina (ma in questo caso, fatene un piatto unico).

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venerdì 7 dicembre 2012

wÜrstel affumicati con crauti e speck

 

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Carissimi estimatori della buona cucina, non é esattamente a voi che mi rivolgo quest’ oggi. Bensì a quello stuolo di persone alla ricerca di qualcosa che li scaldi in queste fredde giornate di quasi-inverno. In Olanda é scesa ieri la prima neve dell’ anno, in anticipo rispetto al solito. Questo mi induce ad improvvisare un piatto ad alto potenziale di riscaldamento, dal sapore forte e deciso, semplice ed essenziale. Ogni tanto ci vuole anche questo, eccheccavolo ! E non sono riuscito a pensare a qualcosa di più geniale (e che non facevo da eoni) che una sana wurstelata con crauti e birra. Ma bando alle ciance. L’ ho detto apposta per ringraziare una persona (anonima nel commento) che mi ha finalmente aperto gli occhi sulle ciance. Trattasi di (cito la Treccani): discorsi vani e pettegoli, chiacchiere senza costrutto, fandonie. Non poteva esistere parola più appropriata alle mie frivole introduzioni. E quindi, che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un piatto impegnativo, non adatto a principianti:
- 4 grossi Würstel di Maiale affumicati o speziati
- 500 g di Crauti (Sauerkraut)
- 150 g di Speck
- qualche foglia di Salvia o Alloro
- mezzo bicchierino di Vino Bianco Secco
- un bicchierino di Senape al Miele (la migliore secondo il sottoscritto)
- Pane di Segale da accompagnamento
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- Pepe Nero in grani
- Sale Fino

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Piccola nota di curiosità; i Sauerkraut (i crauti fermentati) sono il contorno perfetto per una carne grassa in quanto l’ acidità sgrassa letteralmente il sapore della carne, rendendolo meno pesante. La stessa ragione per cui si accompagna il limone ai fritti. Non mi ricordo in Italia, ma qua in Olanda si vendono in sacchetti sigillati nel loro liquido di fermentazione nel reparto frutta e verdura. Esistono anche in lattina e non so in che altra maniera. Ma veniamo a noi. Per prima cosa, tagliate lo speck a listarelle non troppo sottili e rosolatelo in una padella antiaderente con un cucchiaio o due d’ olio. Scolate bene i crauti dal liquido acidognolo di conservazione, lavateli e asciugateli. Aggiungete i crauti allo speck e mescolate bene a fuoco vivo.

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A questo punto aggiungete le foglie di salvia o alloro, i grani di pepe e un pizzico di sale e sfumate con il vino bianco. Fate cuocere i crauti per una decina di minuti. A termine preparazione, fate bollire i würstel o grigliateli e aggiungeteli alla padella con i crauti per farli insaporire, mescolando ancora a fiamma media per qualche minuto.

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Tagliate i würstel a fette spesse e serviteli con i crauti fumanti, una porzione di senape al miele e del pane di segale caldo da accompagnamento. Ah, dimenticavo; accompagnate con una bella birra trappista e un buon film. Glaaab ! Mangiate e godetene tutti !

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martedì 4 dicembre 2012

STINCO DI MAIALE AL FORNO CON CANNELLA E ROSMARINO

 

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Carissimi, con la ricetta di oggi torniamo un po’ alle origini, quando l’ uomo era ancora per metà scimmia e si cibava di alimenti primordiali e semplici. Questo risveglia in me preparare uno stinco. Il classico pezzone di carne alla Obelix con l’ osso é indiscusso sinonimo di animalità, di ritorno alle origini, di indomita passione. E con questi nobili sentimenti nel cuore mi accingo a spiegarvi come preparare questa leccornia sublime nella sua semplicità, almeno quanto nel gusto. Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un secondo di tutto rispetto che, se accompagnato da un adeguato contorno, farà il piatto forte della serata:
- 2 Stinchi di Maiale crudi
- abbondante Rosmarino fresco
- 4-5 Stecche di Cannella
- 80 g di Burro
- 1 bicchiere di Vino Bianco Secco
- Pepe Nero in grani

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Eccolo qui il pezzone di carne primordiale che andremo a preparare ! Io ho rimosso la cotenna (lo so, lo so, alcuni tra voi mi staranno già dando dell’ eretico, ma l’ ho fatto a fin di bene) ma voi potete pure lasciarla. Dunque, il procedimento é di una facilità disarmante: fate sciogliere il burro in una pentola dai bordi alti, piuttosto capiente. Rosolate 3-4 rametti di rosmarino e 2-3 stecche di cannella nel burro. Aggiungete lo/gli stinco/chi e rigirateli bene facendoli rosolare a fuoco vivo su tutti i lati. Sfumate con il vino bianco e aggiustate con pepe nero macinato.

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Dopo una decina di minuti, scaldate il forno a 180 gradi e trasferite lo stinco in un recipiente più piccolo, assieme al suo intingolo. Spennellatelo per benino con quest’ ultimo. Glaaaab ! Aggiungete nuovo rosmarino fresco e altre stecche di cannella. Dovreste trovarvi di fronte qualcosa che assomiglia pressappoco alla foto qui in basso:

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Fate cuocere lo stinco per almeno un’ ora e mezza (anche di più), rigirandolo spesso e bagnandolo in continuazione con il liquido sul fondo del recipiente. Verso fine cottura, gli ultimi 10-15 minuti, passate al grill in modo tale da farlo dorare per benino. Ariglaaaab (scusate ma era d’ obbligo alla vista di cotanto ben di  Dio)! Il vostro stinco é pronto, potete scatenare i vostri istinti animaleschi su questo bel pezzo di carne, accompagnandolo con delle patate saltate o delle mele al forno. Mangiate e godetene tutti, come di consueto !

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domenica 2 dicembre 2012

BISCOTTI AL SESAMO

 

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Carissimi appassionati di sesamo é specialmente a voi che mi rivolgo. Dopo il successo della bistecca marinata ai semi di sesamo, quest’ oggi ci rituffiamo nel magico mondo dei biscotti, per una ricettina simpatica simpatica che va giù che é un piacere, sempre a base dei magici semi dal profumo noccioloso e fragrante che conquisterà grandi e piccini. Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 24-30 biscotti, la mia colazione quotidiana:
- 350 g di Burro
- 300 g di Farina
- un pizzico di Vanillina pura
- 1 cucchiaino di Lievito in polvere per dolci
- mezzo cucchiaino di Bicarbonato
- una tazza di Semi di Sesamo
- 150-200 g di Zucchero (a piacere)
- 2 Uova + 1 Tuorlo extra
- un pizzico di Sale

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Per primissima cosa, tostate i nostri amati semi di sesamo in un’ ampia padella per 5 minuti, finché non inizieranno a spargere il loro fragrante profumo tostato per la stanza. Non fateli bruciare o scurire, devono solo sprigionare l’ aroma, mi raccomando. A questo punto, prendete la metà dei vostri semi e pestateli a mortaio energicamente, fino a ridurli in pasta, come da foto.

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In una ciotola capiente mescolate la farina setacciata, il lievito, il bicarbonato, un pizzico di sale e i semi di sesamo ridotti a pasta. A parte, invece, sbattete il burro ammorbidito con lo zucchero e continuate a sbattere aggiungendo le uova e la vanillina. Una volta omogenizzato il tutto, aggiungete gradualmente la farina e gli altri ingredienti precedentemente incorporati. Dovreste ottenere un composto piuttosto colloso che assomiglia a un purè di patate, pressappoco come quello della foto.

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Sistemate della carta da forno su una teglia dove andrete a cuocere i biscotti. Formate delle pallette con un cucchiaino abbondante di composto, lavoratele per dar loro una forma tondeggiante con le mani infarinate e posizionatele sulla carta da forno a qualche centimetro di distanza l’ una dall’ altra. Schiacciate ogni pallotta un pochino, mantenendo una forma a disco regolare. A parte mescolate il tuorlo extra con un cucchiaio d’ acqua e spennellatelo su ogni pallotta. Aggiungete una manciatina di semi di sesamo tostati e fateli aderire bene pigiandoli con un dito.

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Voilà ! Il gioco é fatto ! Posizionate ogni teglia così preparata (con 6-8 biscotti) nel freezer per 10 minuti e da lì direttamente in forno caldo a 180 gradi. Lasciate le teglie in forno per un tempo compreso tra 10 e 15 minuti, a seconda se i biscotti vi piacciono più croccanti o più cedevoli (io li preferisco così). Tirate fuori le teglie, staccate delicatamente i biscotti dalla carta da forno e lasciateli intiepidire su una griglia, per far sì che ricevano aria da tutti i lati. Se dopo pochi minuti li conserverete in un sacchetto di plastica, i biscotti si manterranno belli morbidi come appena fatti. Lasciandoli fuori si seccheranno, per quelli che dovessero optare per la croccantezza. Mangiate e godetene tutti, accompagnando con un bell’ infuso di zenzero, cannella e noce di cocco.

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