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sabato 23 gennaio 2010

CANEDERLI DEL TRENTINO ALLO SPECK E SALSICCIA

 

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Mmm sì, il titolo enigmatico del post altro non è che un’ introduzione alla prossima ricetta regionale, ossia i Canederli o Knödel che dir si voglia. Esistono varie versioni di questa ghiottoneria da 24.000 calorie, semplici, con spinaci, con carne, in brodo, in padella ecc ecc. .. Per questa versione faremo ricorso a un pezzo di ottimo speck che mi scade a giorni e che quindi mi son trovato obbligato a consumare (e facciamo il sacrificio va …). Ovviamente il pezzo di speck nel mio frigorifero serve a me, quindi trovatevene un altro se volete fare i canederli. E dopo la caz…… delle 18.36, andiamo ad elencare la formazione in campo, come di consueto:

dosi per 4 persone, considerandolo un primo piatto a cui non abbinare nulla per una settimana (scherzo, però è realmente una mattonata, quindi regolatevi):

- 200 g di Pane Raffermo
- 100 g di Speck a dadini 
- 100 g di Salsiccia di Maiale
- 1 fetta di Prosciutto Crudo da 60-80 g
- 1 bicchiere di Latte
- 1 Cipolla piccola
- 1 ciuffo di Prezzemolo
- 1 Uovo
- Farina
- Noce Moscata
- Pepe Nero in Grani
- Grana Padano grattugiato
- 100 g di Burro
- Sale

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Signori, la prima, noiosa operazione è quella di sbriciolare tutto il pane e metterlo in una ciotola. Il compito vi sarà meno gravoso se assolderete un plotone di piccioni professionisti. Comunque sia, mettete il pane sbriciolato in una ciotola capiente e versatevi il latte facendo in modo che il pane si inzuppi per bene. Lasciatelo così finche’ si sarà ammollato (ci vorranno 1-2 ore a seconda di quanti mesi è il pane…O_o). A questo punto tagliate a dadini lo speck e il prosciutto crudo e soffriggetelo in una padella con un cucchiaio d’ olio. Aggiungete la cipolla tritata e fatela imbiondire, dunque levate dal fuoco. A questo punto, passato il tempo d’ attesa per il pane, strizzatelo e scolate il latte in eccesso e aggiungetevi speck, prosciutto e cipolla. Aprite le salsicce crude, levate la pelle e sbriciolatele nella ciotola insieme a tutti gli altri ingredienti. Aggiungete il prezzemolo tritato, l’ uovo, aggiustate di sale, pepe e noce moscata e date una mescolata energica affinché il tutto si omogenizzi. A questo punto aggiungete poca farina alla volta, mescolando bene finche’ il composto non raggiunge la consistenza ideale per farne delle palline che non si disfino. Ed ora, siamo pronti per fare e cuocere i nostri canederli. Mettete a bollire dell’ acqua leggermente salata. Quando l’ acqua bolle fatene con il composto delle palline grandi come una pallina da golf e immergetele delicatamente nell’ acqua. Lasciatele cuocere per 10-12 minuti a fuoco basso e scolatele con una schiumarola. A questo punto potete fare come ho fatto io: condire i canederli con del burro fuso e del prezzemolo o della salvia, oppure bollirli in un brodo di carne e servirli in brodo. Quale che sia la vostra scelta, servitene e godetene tutti !

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martedì 19 gennaio 2010

buÑuelos colombiani

 

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Lo so, lo so miei prodi…son mancato a lungo da questi schermi, ma i soliti impegni mondani mi han tenuto occupato. Eccoci tornati alla ribalta con questa ricetta che io e la mia ragazza abbiamo imparato a fare nella fattoria di famiglia in Colombia. Si tratta dei Buñuelos, simpatici stuzzichini a base di farina e formaggio dalla forma perfettamente sferica che farebbe invidia a Giotto. Questa ghiottoneria presenta una peculiare caratteristica: si cucinano da se. No tranquilli, non sono ancora impazzito del tutto. Adesso vi spiegherò con ordine, ma, prima d’ ogni altra cosa, elenchiamo la formazione in campo:

dosi per 40 buñuelos, considerandola la mia merenda quotidiana (scherzo, sarà un antipasto per almeno 8-10 persone)
- 500 g di Maizena
- 500 g di Queso Costeño (formaggio della Costa Caraibica), in mancanza di questo provate con della Ricotta dura o Pecorino
- 2 Uova
- Olio per friggere
- 50 g di Zucchero
- 20 g di Lievito di Birra
- 20 g di Amido di Yucca

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Signori, per prima cosa lasciate il formaggio a mollo in acqua fredda per un’ oretta affinche’ perda parte del sale che contiene. Il Queso Costeño è particolarmente salato, ma può darsi che utilizzando ricotta o pecorino non particolarmente salati non ci sia bisogno di lasciarli a mollo. Il mio consiglio è questo: mescolate un cucchiaino di formaggio grattugiato con un cucchiaino di farina, amalgamate bene e assaggiate. Se per i vostri gusti l’ impasto risultasse troppo salato, lasciate il formaggio a mollo in acqua fredda per qualche ora. Quando (lasciato a mollo o meno) il sale sarà di vostro gradimento asciugate e passate a grattugiare tutto il formaggio e versatelo in una ciotola. Aggiungetevi la farina, le uova, il lievito e l’amido di yucca  e amalgamate il tutto alla perfezione. A questo punto dovreste avere tra le mani un composto bell’ asciutto e coeso. Fatene delle palline delle dimensioni di una pallina da ping pong e friggetele in olio di semi bollente. Mi raccomando usate abbondante olio, sufficiente affinche’ i buñuelos affondino durante la frittura. Ed ecco la cosa sorprendente, da fare invidia alla fisica di Star Trek; una volta nell’ olio i buñuelos ruoteranno su se stessi finche’ saranno cotti omogeneamente su tutti i lati !! Vi assicuro che vederli cuocersi da soli senza nemmeno doverli girare è un’ esperienza appagante ! Potete condire i buñuelos aggiungendo delle erbe tritate (prezzemolo, erba cipollina, ecc,..) o delle spezie (pepe nero, curry, cannella, ecc…) all’ impasto. Servite i buñuelos appena fatti, belli bollenti. Servite e godetene tutti come sempre !

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ESPAÑOL

Ya sé, ya sé mis héroes de aventura que no he estado con ustedes por largo tiempo, pero los compromisos sociales habituales me han mantenido ocupado. Aquí estamos de nuevo en el centro de atención con esta receta colombiana particular para la época de navidad que mi novia y yo hemos aprendido a hacer en la granja familiar en Colombia. Se trata de los buñuelos, simpáticos acompañantes a base de harina y queso que dan la forma perfectamente esférica que sería la envidia de Giotto. Esta glotonería presenta una peculiar característica: se cocinan por sí mismo girando constantemente. Tranquilos, aun no he enloquecido del todo. Ahora voy a explicar en orden, pero antes de alguna otra cosa, leamos la formación en campo:

Ingredientes para 40 buñuelos, considerando mi merienda diaria (estoy bromeando, serán acompañantes para 8 o 10 personas)

- 500 grs de Harina de Maíz o Maicena
- 500 grs Queso Costeño (queso de la Costa Caribe), en su defecto el queso Ricotta o queso de oveja
- 2 Huevos
- Aceite para freír
- 50 grs de Azúcar
- 20 grs de Polvo de Hornear
- 20 grs de Almidón de Yuca

Caballeros y damas, en primer lugar dejar el queso en remojo en agua fría por una hora más o menos, para que pierda un poco la sal que contiene. El Queso Costeño es especialmente salado, pero quizá el queso ricotta o de oveja no sea necesario dejarlos en remojo. Mi consejo es éste: mezclar una cucharadita de queso rallado con una cucharadita de harina, si la masa está demasiada salada, mejor dejar el queso en remojo. Cuando el queso esta a su gusto se coloca en un recipiente con la harina y el almidón de yuca, se toma los huevos y se baten con unas cucharadas de agua y se coloca en la mezcla se debe mezclar todo a la perfección. En este punto, usted debería tener en sus manos una masa suave y consistente. Hacen bolas del tamaño de una pelota de ping pong y freír en aceite vegetal caliente. Les recomiendo usar abundante aceite, lo suficiente como para que los buñuelos queden totalmente cubiertos de aceite mientras se fritan. Y aquí está lo sorprendente, que los rivales de la física de “Viajes a las Estrellas” (Star Trek); una vez en el aceite los buñuelos girar sobre sí mismo hasta que se cocinan homogéneamente todo su alrededor !! Les aseguro que verlos cocinar solitos es verdaderamente curioso si ni siquiera tener que darles una vuelta es una experiencia que vale la pena! Cuando los buñuelos estén dorados, retírelos y ponga a escurrir el aceite! Sirva los buñuelos recién hechos y a comer!

lunedì 18 gennaio 2010

curry thailandese di gamberi al latte di cocco

 

IMG_0963 Cari lettori, oggi andiamo a descrivere uno dei miei piatti forti (perché, gli altri giorni cosa facciamo ??): il curry tailandese di gamberi . Trattasi di un curry dolce e profumato, piacevolmente piccantino. La dolcezza è data dal largo utilizzo del latte di cocco e dello zucchero di palma, il profumo è invece dato dall’ utilizzo di molti ingredienti aromatici piuttosto particolari che potrete rinvenire in negozi di alimentari asiatici ben forniti. Se la foto che ho fatto stuzzica il vostro palato, bene ! Andate avanti a leggere. Che ne dite ? Elenchiamo la formazione in campo ? Non vi intimorite, in un negozio di alimentari asiatici ben forniti potrete trovare tutte queste cose:

dosi per 4 persone, considerandolo un piatto unico leggero a cui abbinare un bell'antipasto corposo
- 750 g di Gamberi di medie dimensioni con guscio
- 400 ml di Latte di Cocco
- 4 Foglie di Lime Kaffir
- 1/2 cucchiaino di Scorza di Lime grattugiata
- 2 cucchiai di Salsa di Pesce
- 2 cucchiaini di Zucchero di Palma
- 6 Peperoncini secchi e privati dei semi
- 2 Scalogni tritati
- 2 cucchiai di Radice di Coriandolo tritata
- 1 cucchiaio di Aglio tritato
- 1 cucchiaio di Galangal tritato
- 1 cucchiaio di Coriandolo in polvere
- 2 cucchiaini di Cumino in polvere
- 2 cucchiaini di Pasta di Gamberetti
- 2 cucchiaini di Paprika
- 1 cucchiaino di Sale fino
- 1 cucchiaino di Pepe Nero in grani
- 1 cucchiaino di Curcuma in polvere
- 1 stelo di Citronella tritato

Miei prodi ! Pescate circa 750 g di gamberi, poi remate a dritta con olio di gomito, sfruttando la benevolenza di Eolo, fino a raggiungere le sacre sponde. O, se preferite, andate al supermercato a comprarli. Detta la cretinata delle 16.26, accingiamoci a descrivere il procedimento per questo piatto di sicuro successo e di semplice realizzazione. Sgusciate i gamberi lasciandovi le code attaccate; sebbene questo rappresenti una scocciatura al momento di mangiarli, lasciar le code attaccate aggiungerà un impagabile sapore di mare alla salsa che ci accingiamo a preparare, nonché dare un effetto scenico piuttosto appariscente al piatto. Quindi prendete i seguenti aromi: peperoncini, scalogni, coriandolo in radice e polvere, aglio, galangal, cumino, pasta di gamberetti, paprika, sale, pepe, curcuma e citronella e omogeneizzate il tutto in un mixer elettrico (lasciate stare il mortaio per una volta, sarebbe impiccioso…). Dovreste ottenere una pasta di spezie estremamente profumata e inebriante. Se il mixer fa fatica a mixare bene aggiungetevi qualche goccia d’ acqua o d’ olio e continuate finche’ la pasta non raggiunge una certa omogeneità. In una padella grande o un wok (ovvero la padella cinese dai bordi alti) scaldate metà del latte di cocco a fuoco medio e incorporatevi 2-3 cucchiai della pasta di spezie precedentemente ottenuta. La pasta di spezie che avanza la potete congelare e usare congelata per il prossimo curry. In effetti le persone lungimiranti preparano quintalate di pasta di curry per averla pronta congelata per quando serve, senza perdere tempo a prepararla di volta in volta. Fate vobis. Aggiungete  i gamberi nella padella e cuocete per 5 minuti. A questo punto aggiungete il restante latte di cocco con altrettanta acqua, le foglie di lime kaffir, la salsa di pesce, lo zucchero di palma e la scorzetta di lime grattugiata, continuando a cuocere finche’ la salsa non si riduce un poco (15-20 minuti). Non dimenticate come sempre che i curry sono più concentrati e saporiti se scaldati 1-2 giorni dopo la prima cottura in modo tale da dare alle spezie il tempo necessario per sprigionare il loro sapore. Servite con del riso al cocco (v.ricetta del curry di maiale) e godetene tutti quanti, fino all’ ultimo gamberetto.

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