Cosa stai cercando ?

domenica 29 luglio 2012

ARROZ CON POLLO (RISO CON POLLO E VERDURE)

 

IMG_1027

Carissimi, quest’ oggi per celebrare l’ arrivo della mia ragazza qua in Olanda vi propongo un altro piatto tipico della sua terra, la beneamata Colombia. Si tratta di un piatto completo, con carni e verdure, da proporre come gustoso e colorato piatto unico per soddisfare palati affamati di ricette esotiche come quello del sottoscritto. Facciamo subito entrare in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un nutriente e completo piatto unico a cui associare un dessert tanto per finire in bellezza con una santa morte:
- una tazza di Riso Basmati
- 1 Petto di Pollo intero
- 2-3 Salsicce di Maiale
- 400 g di Pomodori da Salsa
- 1-2 Carote
- 200 g di Fagiolini
- 1 tazza di Piselli in scatola o congelati
- 2 Cipollotti
- 1 Cipolla
- 1 spicchio d' Aglio
- Olio extra vergine d' Oliva
- Sale, Pepe Nero in grani

Ed ora, amici cari, vediamo il procedimento per creare cotanto ben di Dio. Per prima cosa bollite il petto di pollo intero in acqua bollente, sale e mezza cipolla. Cucinatelo per una quarantina di minuti finché sarà cotto in profondità. Conservate l’ acqua di cottura del pollo e assicuratevi che sia salata al punto giusto perché é lì che andremo a cuocere il nostro riso. A parte, in un’ altra pentola con poca acqua salata, fate bollire le carote a pezzettini, i fagiolini tagliati anch’ essi a pezzetti e i piselli. Fate cuocere le verdure per qualche minuto e scolatele al dente, tenendole da parte. In un’ altra pentola (lo so, quante ve ne sto facendo sporcare oggi !?), far soffriggere l’ aglio tritato in due cucchiai d’ olio, e aggiungete due tazze dell’ acqua di cottura del pollo. Quando il brodo inizierà a bollire, aggiungete il riso. Quando l’ acqua inizia ad assorbirsi (si vede il riso in superficie), abbassate la fiamma e coprite con un coperchio. Cucinate così il riso per mezzora a fiamma bassissima senza mescolarlo mai. In un’ altra padella, fate soffriggere i cipollotti e le restanti cipolle tritate con un pizzico di pepe. Aggiungete i pomodori privati della pelle e tagliati a cubetti e fate cuocere il tutto per 10-15 minuti, regolando, ancora una volta, di sale.

IMG_1018

Spellate e sbriciolate le salsicce e fatele rosolare per qualche minuto. A questo punto, dovrete sminuzzare il pollo, sfilettandolo con l’ ausilio di due forchette. Aggiungete il pollo sminuzzato alla salsa di pomodoro e cipolle. Aggiungete anche la salsiccia e infine le verdure prima di aggiungere il riso. Questo passo é piuttosto importante in quanto, aggiungendo prima le carni e le verdure, queste assorbiranno il sapore della salsa di pomodoro prima del riso, che, altrimenti, sarebbe troppo ‘pomodoroso’ per i nostri gusti. E questo é tutto miei seguaci; mangiate e godetene tutti come di consueto !

IMG_1020

giovedì 26 luglio 2012

ORECCHIETTE CON BROCCOLETTI, SALSICCIA E FUNGHI MISTI

 

IMG_6823

Ragazzi, qualche giorno fa, in occasione dei peperoni arrostiti sott’olio mi sono dimenticato di celebrare il 100esimo post di Gola Peccato Preferito, mancanza imperdonabile. Grazie di cuore a tutti quelli che mi hanno seguito e che ancora mi seguono, nonostante l’ incostanza che mi caratterizza. E per premiare i fedeli, ecco una ricettina fresca fresca di giornata che vi lascerà a bocca chiusa (impegnata a masticare alacremente, s’ intende …). Mi sono stupito di me stesso, questa é la prima ricetta a base di orecchiette che metto nel blog. Altra mancanza imperdonabile a cui pongo rimedio con questa ricettina bomba. Essendo di origini pugliesi, difatti, non posso che elogiare questo formato di pasta che non smetterà mai di stupire per i suoi possibili abbinamenti. Ma lasciamo che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un primo piatto rinforzato a cui aggiungere un antipastino o un secondo non troppo corposi:
- 500 g di Orecchiette
- 400 g di Salsiccia di Maiale
- 400 g di Broccoletti (consiglio di usare le cimette più piccole e graziose per questa ricetta, lasciando le più grosse per qualcosa di meno biblico)
- 400 g di Funghi Misti
- una grattata di Pecorino Romano
- 2 spicchi d' Aglio
- un paio di Peperoncini
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- Sale

IMG_6812IMG_6816

Eh si, quanto mi piace fare le foto ai protagonisti della ricetta ! Nello scegliere i funghi misti cercate di avere una certa varietà, che includa 3-4 tipi di funghi tra i quali: chiodini, piopparelli, champignon, orecchie d’ elefante, porcini, cantarelli e chi più ne ha più ne metta. Per quanto concerne i broccoletti, invece, cercate di usare le cimette più piccole per questo piatto, lasciando le grandi per qualcos’altro. Questo renderà il risultato finale ancora più irresistibile. Dunque, pulite i funghi senza lavarli, semplicemente con un panno umido. Tagliateli a pezzi e rosolateli in una padella con due cucchiai d’ olio d’ oliva e l’ aglio e il peperoncino tritato. Devo dire che ho un po’ barato. Ho barato perché ho fatto uso del proibito olio aromatizzato dei peperoncini sott’ olio ripieni di capperi e acciughe per rosolare i funghi e la salsiccia, e il risultato é stato favoloso. Ecco come fare buon uso dell’ olio aromatizzato di vasetti ahimè ormai terminati (chissà perché non mi durano mai più di 2 giorni ! mah). Ma torniamo a noi. Spellate la salsiccia, sbriciolatela e aggiungetela ai funghi e continuate a rosolare per altri 5 minuti. Se vi aggrada, ma del tutto facoltativo, sfumate il tutto con un dito di vino bianco. Se tutto é andato come previsto, dovreste a questo punto trovarvi di fronte a un grande dilemma; me magno ‘sta padellata così com’ é o resisto e ci condisco la pasta ? Era lo stesso dubbio amletico che attanagliava Napoleone alla vigilia della campagna di Russia. E se non vorrete commettere lo stesso errore madornale, farete meglio ad aspettare.

IMG_6818

A parte nel frattempo fate bollire le cime dei broccoletti in acqua leggermente salata. Scolatele belle al dente, dopo circa 5 minuti o poco più. Aggiungetele alla padella con salsiccia e funghi e fate saltare a fuoco vivace. Cuocete le orecchiette al dente e aggiungetele al condimento, mantecando con una grattata di pecorino. Glaaab ! Adesso, cari napoleonici, buttatevi pure nella vostra battaglia personale col piatto che avete di fronte; mangiate e godetene tutti !

IMG_6822

martedì 24 luglio 2012

PEPERONI ARROSTITI SOTT’ OLIO

 

IMG_6644

Amici miei, circa un mesetto fa o poco più avevo preparato questo spettacolare (consentitemelo, vi prego) vasetto di peperoni arrostiti sott’ olio che oggi vi propongo. Non era stato fatto a caso; un mesetto circa é difatti il tempo necessario che vi toccherà aspettare (come é toccato al sottoscritto) prima di consumare questa delizia. Ma c’ é di più; la mia fredda mente calcolatrice mi aveva suggerito di eseguire una ricetta che richiedeva l’ uso dei peperoni arrostiti (e che vi proporrò mooolto presto). E che c’ é di meglio che cucinare qualcosa che un mese dopo servirà per cucinarne un’ altra ? E mentre io vado a farmi curare in una buona clinica per fanatici della forchetta, psicotici della padella ed esteti della presentazione (cito me stesso), voi procuratevi i peperoni ! Che entrino in campo le formazioni:

dosi per un vasetto di peperoni, decisamente non sufficiente se non per invogliarvi a farne altri 8:
- 4-6 Peperoni misti Gialli e Rossi (a seconda delle dimensioni, io ne ho usati 7 se ben rammento, ma erano piuttosto piccoli)
- Prezzemolo
- 1-2 spicchi d' Aglio
- 1-2 Peperoncini Piccanti
- Olio Extra Vergine d' Oliva a volontà !

IMG_6623

Ecco qui i peperoni che ho fatto: 3-4 gialli piuttosto piccoli e tondeggianti e 3 rossi allungati. A voi la scelta dei peperoni; va da se che più sono dolci, meglio é ! E dopo la scoperta dell’ America, vediamo cosa fare dei nostri peperoni. Io ho pensato bene di arrostirli sulla fiamma; a parte divertirmi come un matto a rigirare i peperoni e vederli bruciacchiarsi (tranquilli, la clinica mi ha accettato), trovo che il sapore del peperone arrostito su una fiamma sia leggermente meglio dell’ opzione B, vale a dire farli abbrustolire in forno, e infinitamente meglio dell’ opzione C, il microonde….ma non l’ avete sentito da me. Ok, dunque, lavate e asciugate i peperoni, ma non tagliateli per ora. Abbrustoliteli interi sul fornello, rigirandoli su tutti i lati finché saranno belli bruciacchiati dappertutto. Dopo questa fase metteteli immediatamente in un sacchetto di plastica per qualche minuto. Questo semplice accorgimento renderà la pelatura mooolto meno noiosa e problematica.

IMG_6626

Accorgimento numero due: se, come ho imparato dai miei genitori, ricoprirete i fornelli di carta stagnola, risparmierete una dura lezione di vita quando si tratterà di pulire le buccine carbonizzate che cadranno. Dopo qualche minuto tirate fuori i peperoni dai sacchetti e sbucciateli. Dopo averli sbucciati potete finalmente tagliarli a filetti, ma prima di ciò raccogliete in un bicchiere il liquido interno del peperone. In pochi lo sanno, ma quella é la vera leccornia della ricetta ! Tassativamente non lavate i peperoni. Rimuovete i semini interni aiutandovi con un cucchiaio o utensile simile e asciugate i filetti di peperone con della carta assorbente. Stendeteli su un vassoio o un tagliere e lasciateli asciugare una notte e un giorno, preferibilmente sotto un po’ di sole che aiuterà i sapori a concentrarsi. Il giorno seguente, preparate il/i vasetto/i. Bolliteli prima in acqua bollente acetata per sterilizzarli. Asciugateli bene e iniziate a riempirli con le falde di peperone arrotolate. Ogni strato di peperoni aggiungete dell’ aglio, del prezzemolo e del peperoncino tritati. Cercate di alternare i colori dei peperoni per avere un effetto ottico travolgente. Man mano che riempite il vasetto, aggiungete l’ olio a filo, ricoprendo il tutto dopo l’ ultimo strato di peperoni. E qui il barbatrucco; aggiungete man mano l’ acqua di vegetazione dei peperoni (filtrata) che avevate raccolto. Questa, difatti, racchiude gran parte del delizioso sapore che, altrimenti, andrebbe perduto per sempre, sigh. Fate uscire le ultime bolle d’ aria e chiudete ermeticamente il vasetto. Io personalmente sono per la sterilizzazione del prodotto finito, ermeticamente chiuso e bollito in acqua per 20-30 minuti. Attendete almeno 4 settimane prima di consumare cotanto ben di Dio e usateli saggiamente come antipasto su dei crostini (glaaab!) o come contorno a un bel secondo di carne (ariglaaab!), o ancora come presto vi suggerirò in un altro post da non perdere. Mangiate e godetene tutti come sempre !

IMG_6757

domenica 22 luglio 2012

INFUSO DI ZENZERO, CANNELLA E NOCE DI COCCO

 

IMG_6792

Cari seguaci, mi faccio pena da solo, nel bel mezzo dei ben 7 gradi che ci é toccato sopportare ieri sera in terra d’ Olanda. Decisamente ottimistico chiamarla estate, mi sono ridotto a preparare uno scaldabudella di origine indonesiana che voi potrete decisamente gustare nel lontano inverno italiano, e che a me tocca trangugiare nella ‘dolce estate olandese’. Spero che sia di vostro gradimento, così come lo é per me, sempre alla ricerca di strani intrugli speziati con cui deliziare il palato. E allora, andiamo ad elencare subito le formazioni in campo:

dosi per 4 tazze, da accompagnare a qualche dolcetto pomeridiano:
- 1 Noce di Cocco
- 1 pezzetto di Zenzero
- 1 cucchiaio di grani di Pepe Nero
- 2 stecche di Cannella
- 2 cucchiai di Zucchero di Palma

IMG_6751

IMG_6778

E, come al solito, sulla scia dei protagonisti di questa puntata, andiamo a vedere il rapido procedimento. Prima di tutto, bisogna pulire la noce di cocco. Siccome é la prima volta nel blog che ci occupiamo di una noce di cocco intera. sarà il caso di vedere come procedere per pulirla a dovere. Spero ne abbiate scelta una con molta acqua, così potrete gustarla al naturelle, o magari in qualche cocktail. Per prima cosa, con un cavatappi realizzate un buco in una delle piccole depressioni scure che si trovano ad un’ estremità della noce. Estraetene l’ acqua, filtrandola con un colino e gustatela bella fresca. Ah ! Ci voleva proprio, non trovate ? Adesso prendete un batticarne e tenete ben ferma la noce di cocco in una mano, afferrandola con un panno da cucina. Questo eviterà che vi si pizzichi la pelle delle dita nella scorza legnosa una volta rotta la noce, risparmiandoci urla selvagge che potrebbero intimidire i vicini. Colpite ripetutamente la noce con il batticarne fino a creparne l’ involucro legnoso. A questo punto dovreste essere in grado di aprire la noce; lavatela bene all’ interno. Con un coltellino a lama piatta e possibilmente flessibile, fate leva per separare la parte carnosa del frutto dalla scorza legnosa. Questa tediosa operazione sarà tanto più facile se avrete l’ arnese adatto. Una volta separata la polpa di cocco, tagliatela a falde, sistematela in un recipiente con dell’ acqua fresca e mettetela in frigo. Nel frattempo prendete 4 tazze d’ acqua e mettetele a bollire in un  pentolino. Aggiungete 3-4 cm di zenzero fresco tritato, i grani di pepe e la cannella intera. Dopo qualche minuto aggiungete lo zucchero di palma. Fate sobbollire l’ infuso a fuoco basso finché lo zucchero sarà completamente sciolto e la cannella e lo zucchero stesso avranno conferito all’ acqua un tenue colore bruniccio. Sluuurp ! Servite l’ infuso filtrato in tazze individuali sul cui fondo avrete sistemato delle falde di cocco. Apprezzate il piacevole aroma speziato e piccantino ! Godete e bevetene tutti !!

IMG_6785

mercoledì 18 luglio 2012

brownie di cioccolato fondente alle noci e pecan

 

IMG_6825

Stimati mangioni come il sottoscritto, quest’ oggi introduciamo uno di quei dessert che non possono e non devono mancare nel bagaglio di un cuoco provetto. Stiamo parlando nientepopodimenoche dei brownie !!! Leggendaria composizione della pasticceria anglosassone, un buon brownie caldo con una pallina di gelato o di panna montata é di quanto meglio la vita possa offrire in una squallida serata piovosa come quella che imperversa qua in quel dell’ Aia. Quindi, senza indugio alcuno, chiamiamo subito in campo le formazioni !

dosi per 8 persone, considerandolo un dessert spezzaginocchia, di quelli che vi fanno pentire subito dopo averlo inghiottito. Ma, ehi, allora da dove pensavate che venisse il nome del blog ?
- 120 g di Cioccolato Fondente
- 100 g di Farina
- 2 Uova
- 200 g di Zucchero
- 80 g di Burro
- 50 g di Noci e Pecan tritate

IMG_1122

E su questo bel primo piano sui pecan, andiamo a vedere subito come procedere per realizzare questo semplice ma mortale dessert. Innanzitutto, decidete dove creare il vostro piccolo. Io ho usato una pirofila rettangolare di vetro di circa 20x25 cm di lato. Per le dosi che ho scritto in alto é perfetta, e otterrete un brownie dello spessore adeguato. Se volete farlo più sottile o più spesso, allora regolatevi di conseguenza usando una teglia più ampia o più piccola rispettivamente. Usate una teglia di almeno 5-6 cm di altezza se volete farlo spesso come il mio della foto. Dunque, sistemata l’ incresciosa questione teglia, sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente col burro. Fate raffreddare, quindi aggiungete le uova sbattute, lo zucchero e la farina setacciata. Continuate a mescolare man mano che aggiungete gli ingredienti. Se doveste fare fatica con i bicipiti, servitevi di una frusta elettrica a velocità minima. Alla fine, aggiungete anche noci e pecan tritate finemente. Se tutto é andato come previsto, dovreste trovarvi davanti agli occhi uno spettacolo simile a quello della foto qui in basso:

050

Pensate anche voi quello che sto pensando io? Non possiamo tuffarci in quell’ oceano cioccolatoso, dovrete accontentarvi di gustare il nostro brownie…che, comunque, é un premio di consolazione di tutto rispetto ! Forza, la parte finale. Imburrate e infarinate leggermente la pirofila/teglia e versatevi il composto cioccolatoso, distribuendolo uniformemente. Cuocete per circa una mezzoretta a 180 gradi (in basso vedrete le fasi dello sviluppo della creatura, pre e post cottura in forno). In circolazione troverete ogni sorta di brownie, dalle consistenze più differenti; ad alcuni (tra cui la mia ragazza) il brownie piace piuttosto ben cotto. Io personalmente penso che il miglior brownie sia croccantino in superficie e mezzo crudo al centro, rendendolo piacevolmente sbrodoloso e ricco al palato. Fate vobis. Lasciatelo raffreddare prima di tagliarlo, specie se, come me, lo farete bello sbrodoloso.

IMG_6798

IMG_6802

Servitelo fresco di frigorifero (così si rapprenderà un poco) o appena sfornato (a me piace più così) o, ancora, scaldato in un secondo momento. Accompagnatelo con una pallina di gelato alla vaniglia o qualche fiocco di panna montata. Glaaab ! Comunque lo facciate, mangiate e godetene tutti !

IMG_6829

domenica 15 luglio 2012

BISTECCA MARINATA AI SEMI DI SESAMO


IMG_6743
Carissimi, quest’ oggi vi presento un piatto semplice per gli amanti della carne e delle ricette esotiche. Armatevi di un bel pezzone di carne di manzo, o delle fettine già pronte, procuratevi la pazienza richiesta da una buona marinatura e …il gioco è fatto ! Il vostro piatto gourmet è bell’ è pronto ! Parola mia ! Ed ora, che entrino in campo le formazioni !
dosi per 4 persone, considerandolo un ottimo secondo piatto a cui abbinare qualche stuzzichino all' inizio, per aprire lo stomaco, come si dice in gergo:
- 600 g di Bistecche o Fettine di Manzo molto sottili (in alternativa comprate un pezzo di carne unico e affettatelo finemente dopo averlo congelato per 1-2 ore)
- mezza tazza di Semi di Sesamo da tostare
- 3-4 Cipollotti
- 2 spicchi d' Aglio
- 2 cucchiai di Salsa di Soia Scura
- 1 cucchiaio d' Olio di Sesamo
- 1 cucchiaio d' Olio d' Arachidi
IMG_6729
E sul protagonista di questa ricetta, andiamo a vedere il procedimento. Per prima cosa la carne; avete due possibilità. Potete comprare delle bistecche o delle fettine sottili, o più grossolane e batterle voi con il batticarne. Alternativa numero due; potete comprare un pezzo di carne unico (un taglio che non sia troppo asciutto né troppo pregiato), congelarlo per un’ ora o due, e affettarlo semicongelato con un coltello o un’ affettatrice. A voi la scelta, come sempre. Tritate finemente i cipollotti e l’ aglio, e aggiungeteli alla carne in una terrina. Aggiungete la salsa di soia e mescolate bene. Nel frattempo fate tostare i semi di sesamo in un  padellino. Dopo qualche minuto pestellateli spietatamente fino a ridurli a polverina ed aggiungeteli alla carne. Lasciate marinare il tutto per almeno 2 ore, meglio se resistete una notte intera. Lo so, lo so…é sempre difficile resistere e lasciar marinare le carni, ma sapete che più sarete pazienti, più il piatto risulterà gustoso. Quindi mettetevi l’ anima in pace e andate a farvi un bel cruciverba.
IMG_6732
Una volta terminato il tempo di marinatura (e con esso la tortura), scolate bene la carne e scottatela su entrambi i lati in padella o su una griglia unta d’ olio di sesamo mescolato ad olio d’ arachidi. Tagliatela a listarelle appena prima di servire. Glaaab ! Il piatto é pronto ! Spolverizzate il piatto con abbondanti semi di sesamo interi. Potete servire la carne accompagnata da del riso bianco, come ho fatto io, o dei vermicelli di riso o soia saltati con verdure. Servite e mangiatene tutti !
IMG_6738

mercoledì 11 luglio 2012

PANZEROTTINI PUGLIESI CON POMODORO E PROVOLA AFFUMICATA

 

IMG_6433

Un minuto di silenzio………….ok……………possiamo riprendere a parlare. Il minuto di silenzio era assolutamente necessario e doveroso per introdurre questo pilastro del panorama gastronomico italiano, e in particolar modo della mia famiglia. Non sarei quello che sono oggi senza le migliaia di panzerotti inghiottiti nella mia breve vita. In effetti ho perso il conto. Non importa, non siamo qui per disquisire del mio torbido passato, ma per insegnare anche a voi come preparare questa leccornia affinché possiate allietare le vostre giornate e pensarmi nel momento in cui li morderete (che megalomane che sono Open-mouthed smile). E dopo questo preambolo, rullo di tamburi; che entrino in campo le formazioni !

dosi per una cacaterva di panzerotti (davvero tanti, ma non andranno buttati, abbiate fede) da servire come antipasto (< 10 a testa) o piatto unico (> 10 a testa) dopo il quale vergognarsi e mettersi a digiuno:
- 1 kg di Farina
- 1 bottiglia di Passata di Pomodoro
- 1 Provola Affumicata
- un goccio di Latte
- 2 spicchi d' Aglio
- abbondante Basilico Fresco
- un panettino di Lievito
- Sale
- Pepe Nero in grani
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- Olio d' Arachidi

IMG_6398

E dopo questo bel primo piano sulla protagonista di questa giornata (la pasta/massa per preparare i panzerotti), vediamo come procedere. Armatevi di buona pazienza, di un ripiano da lavoro pulito e sufficientemente ampio e versate la farina, facendone una montagna. Al centro fate la famosa fontana e versatevi, man mano impastando affinché si amalgamino insieme, un goccio d’ acqua tiepida in cui avrete disciolto il lievito e un pizzico di sale. Man mano che impastate aggiungete un filo alla volta un po’ di latte allungato con poca acqua e dell’ olio extra vergine d’ oliva. Questo produrrà una pasta più elastica, ma al contempo croccante al momento della cottura. Incorporate tutta la farina finché l’ impasto avrà assunto una consistenza setosa (avevo sempre sognato di dirlo !) al tatto. Formate una palla, incidetela a croce e avvolgete la palla in un panno da cucina pulito e asciutto. Lasciate riposare la pasta dei panzerotti per almeno 3-4 ore in un posto tranquillo e al riparo da correnti d’ aria. Dopo qualche tempo, tornate sul luogo del delitto e assicuratevi che la pasta stia effettivamente lievitando. Prossimo passo, mentre la pasta dei panzerotti lievita; prepariamo la salsa. Non so in quanti innumerevoli post l’ ho descritto; fate soffriggere l’ aglio tritato in un cucchiaio d’ olio extra vergine d’ oliva, aggiungete quindi la salsa, ugual quantità d’ acqua e regolate di sale, pepe e zucchero. Fate cuocere la salsa per almeno un paio d’ ore, facendola restringere parecchio e assicurandovi che sia salata e zuccherata al punto giusto una volta a freddo. Per l’ appunto, fatela raffreddare prima di preparare i panzerotti.

IMG_6404

Ok, é ora di preparare i nostri beneamati ! Sul nostro tavolone da lavoro ben infarinato. Prendete una ciotola di forma circolare di circa (chiedo venia per il gioco di parole, non ne faccio mai Smile with tongue out) 10 cm di diametro. Tagliate un pezzetto di pasta dei panzerotti e stendetela con un mattarello ad uno spessore di 4-5 mm. Tagliate una forma circolare per l’ appunto, e giratela nella farina per non farla attaccare. Coprite il resto della massa con un canovaccio. Distribuite al centro del panzerotto allo stadio embrionale una cucchiaiata di salsa di pomodoro, stendetela bene con il dorso del cucchiaio, facendo bene attenzione, però, a lasciare liberi circa 1-1.5 cm dal bordo del cerchio, dove andremo a piegare il nostro panzerotto. Aggiungete al centro una manciata di cubetti di provola e un paio di foglie di basilico. Glaaaab ! Vedete anche voi quello che vedo io ??? E con gli occhi effetto slot machine alla Zio Paperone (con panzerotti, s’ intende), piegate il panzerotto a mezzaluna e sigillatene i bordi o con una rotella, o con dell’ uovo sbattuto e allungato con acqua, o semplicemente pigiando bene i bordi con le dita (ma se non siete stati da Oscar, potrebbero aprirsi O_o, in campana).

IMG_6409

In questa fase la cosa più importante é che i vostri panzerottini siano belli cicciotti (ma non troppo o esploderanno O_o) e che siano chiusi ermeticamente. Chiuso il primo, non demordete; ve ne aspettano solo altri 946. Passate i panzerottini già fatti in poca farina, solo per evitare che si attacchino al supporto su cui sono appoggiati. A questo punto, signore e signori, friggeteli senza pietà in olio d’ arachidi bollente e consumateli immediatamente, é un ordine ! I panzerottini vanno tassativamente mangiati bollenti, fumanti, sbrodolanti e ustionanti. Consiglio per gli acquisti: non riuscite a consumarli tutti, subito (il che dubito, ma può sempre capitare) ? Congelateli e scaldateli nel forno al momento di scongelarli ! Mangiate e godetene tutti !!

IMG_6430

lunedì 9 luglio 2012

CANNELLONI RICOTTA E SPINACI

 

016

Cari seguaci della gola, quest’ oggi un altro classico che ha accompagnato le mie domeniche in famiglia fin dalla tenera età. Trattasi di una valida alternativa alle paste ripiene di schifezzerie caloriche (che adoriamo, ci mancherebbe), ma che soddisfa comunque l’ occhio e il palato con questa bella gratinatura formaggiosa in superficie. Ma non potevo che parlare dei cannelloni di magro, ossia ripieni di ricotta e spinaci ! E quindi, che facciano la loro apparizione in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un primo piatto di tutto rispetto, a cui associare un bell' antipastino o un secondo leggero:
- 200 g di Ricotta freschissima
- 200 g di Spinaci surgelati
- 16-20 Cannelloni Secchi (io ho usato delle Lasagne fresche arrotolate a foggia cannellonica)
- abbondante Parmigiano Reggiano
- 1 Uovo
- poco Burro
- poca Farina
- poco Latte
- Sale
- una generosa macinata di Pepe Nero in grani
- una generosa macinata di Noce Moscata

001

E su questa bella foto dei protagonisti di questo classico dei classici, mettiamo subito mano ai nostri arnesi da combattimento. Fate bollire per qualche minuto gli spinaci surgelati in acqua leggermente salata. Scolateli, strizzateli a dovere e metteteli in una ciotola per farli intiepidire. A questo punto aggiungete la ricotta e mescolate bene il tutto come da fotografia. Regolate di sale e pepe, aggiungete una bella manciata di parmigiano grattugiato e l’ uovo. Al diavolo l’ avarizia. Se necessario, scolate ancora una volta il liquido rilasciato sia dagli spinaci che dalla ricotta. Idealmente il vostro ripieno non dovrebbe essere troppo acquoso. Qualora fosse necessario, aggiungete altro parmigiano.

005

Preparate i cannelloni; se usate quelli secchi, in bocca al lupo. Immergeteli verticalmente in acqua bollente (e salata) e tirateli fuori al dente, senza ustionarvi. Il che non sarà semplice, in quanto, il cannellone, per citare Aldo, Giovanni e Giacomo, é infido e bastardo e tende ad ustionare le dita che lo toccano. Uomini e donne avvisati. Se, invece, come me, avete la brillante idea di convertire le lasagne (fresche, in questo caso) in cannelloni, vi risparmierete non poche seccature. Prendete una lasagna, inumiditela leggermente per renderla ben malleabile e piegatela nel senso della lunghezza. Nel piegarla, o subito dopo, farcite il cannellone con il ripieno di ricotta e spinaci. Sistemate i vostri bei cannelloni in una teglia da forno unta di burro.

009

Adesso preparate la besciamella: in un pentolino a fuoco bassissimo fate sciogliere il burro e incorporate il latte. Aggiungete poca farina setacciata e continuate a mescolare sul fuoco finché non si formerà una crema liscia e densa. Aggiungete sale, pepe e noce moscata anche qui. Versate 2-3 cucchiai di besciamella ben distribuita sopra i cannelloni e negli interstizi. Ricoprite con abbondate parmigiano grattugiato e una grattata di noce moscata (l’ ultima, lo giuro). Infornate a 200 gradi per 20-30 minuti, o comunque finché il tutto non sarà dorato a puntino. Servite e mangiatene tutti (purtroppo stavolta ho dimenticato la foto del piatto finito…e glaab…quando me ne sono ricordato era troppo tardi ! Sigh, dovrete accontentarvi della teglia fumante ;)

015

domenica 8 luglio 2012

FILETTI DI NASELLO AL CARTOCCIO CON CAPPERI E OLIVE VERDI


IMG_6659
Miei adorati estimatori, oggi vi presento un pescetto fatto fresco fresco pochi giorni fa. Trattasi di filetti di nasello incartocciati e infornati con aromi e sapori arrogantemente mediterranei (e quindi superbi). Oggi evitiamo il fronzolare e passiamo subito ad elencare le formazioni in campo:
dosi per 4 persone, considerandolo un leggero secondo piatto a cui abbinare decisamente un primo o un antipasto di carattere:
- 4 grossi filetti di Nasello (o 8 piccoli)
- una decina di Pomodori Perini o San Marzano
- 2 cucchiai di Capperi sotto sale
- una ventina di Olive Verdi
- qualche foglia di Basilico fresco
- qualche rametto di Timo fresco
- 2 spicchi d' Aglio
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- Sale
- Pepe Nero in grani
- 4 fogli di Carta da Forno
IMG_6650
E su questi bei filettoni di pesce, andiamo a descrivere il semplicissimo procedimento; per prima cosa lavate i filetti di pesce con acqua fredda, asciugateli e cospargeteli con un pizzico di sale fino e di pepe macinato. Preparate un foglio di carta da forno per commensale. Dovrà essere grande a sufficienza per poter contenere il pesce, il condimento e poterne chiudere i bordi. Sistemate i filetti di pesce sui fogli di carta individuali (1 per foglio se i filetti sono grandi, o 2 qualora dovessero essere piccoli) con un filo d’ olio distribuito uniformemente.  A parte preparate i pomodori come ho già descritto in qualche altro post; incidetene la pelle, fateli sbollentare 30 secondi, spellateli, riduceteli a dadini e fate grondare l’ acqua di vegetazione e i semini. In alternativa per questa ricetta potete usare anche dei pomodori pelati in  latta. Distribuite la dadolata di pomodori sui filetti di pesce, mescolata con l’ aglio tritato finemente; aggiungete i capperi dissalati e strizzati, le olive verdi intere e abbondante basilico a pezzetti e timo. Un ultimo filino d’ olio per condire e un ulteriore pizzico di sale e pepe. Chiudete i vostri cartocci, arrotolando bene i bordi per non far fuoriuscire il sughetto che si andrà formando. Glaab.
IMG_6657
Sistemate i cartocci nel forno a 180 gradi per una ventina di minuti e sfornateli servendoli direttamente nei piatti individuali, affinché vengano scartocciati dai vostri commensali. Mangiate e godetene tutti, come sempre !
IMG_6665

lunedì 2 luglio 2012

FAGIOLINI AL POMODORO

 

IMG_6315

Gentili seguaci, quest’ oggi vi propongo uno dei piatti con cui son cresciuto. Trattasi di un contorno leggero e salutare, indiscutibilmente auspicabile, dopo gli arancini di qualche giorno fa. Di fatto, io me ne faccio una porzione immane e mangio solo quelli, ma potete anche condirci la pasta, come fa mia madre (pasta con fagiolini, pomodorini e ricotta dura) o servirli di contorno a un piatto di carne o di pesce. Introduzione finita, passiamo ad elencare le formazioni in campo. Ah, per inciso, oggi sono andato in ufficio come un cane bastonato per la partita di ieri che ho avuto la brillante idea di vedere insieme a un mio amico scozzese qui all’Aia in un centro culturale spagnolo O_o dove non c’ era l’ ombra di un italiano. Esperienza traumatica da non ripetere mai più. Volevo sotterrarmi, credetemi. Va beh, formazioni….sniff sniff….scendete in campo ….

dosi per 4 persone, considerandolo un nutriente contorno da accompagnare a una carnina o a un pescetto:
- 500 g di Fagiolini Verdi
- 1 bottiglia di Passata di Pomodoro
- 2 spicchi d' Aglio
- qualche foglia di Basilico
- un paio di Peperoncini Sott' Olio o Secchi
- Pecorino grattugiato
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- Zucchero
- Sale

IMG_6235

Per prima cosa, pulite i fagiolini, eliminando le estremità ed eventuali filamenti. Lavateli bene sotto acqua fredda. Per questa ricetta potete usare anche dei fagiolini surgelati; il risultato non dovrebbe cambiare di molto. In una padella con un filo d’ olio fate soffriggere l’ aglio e i peperoncini tritati. Aggiungete la passata di pomodoro, il basilico a pezzetti e fate cuocere per le canoniche 1.5-2 ore, facendo restringere e aggiustando bene di sale e zucchero. Verso metà della cottura della salsa, fate bollire i fagiolini in acqua leggermente salata e scolateli al dente. Dopo averli scolati, aggiungeteli alla salsa di pomodoro finché questa non sarà ben ristretta e piacevolmente sapida (ormai mi ci sono affezionato); l’ ultimo minuto aggiungete anche il pecorino grattugiato e amalgamate ben bene. Il vostro contorno é pronto ! Come detto precedentemente, potete anche condirci la pasta. Un segreto: scaldati il giorno dopo in padella sono un portento per via della crosticina pomodorosa che sviluppano. Yummyyy !! Mangiate e godetene tutti !

IMG_6314

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...