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sabato 20 aprile 2013

FUSI DI POLLO AL SUGO DI CAPPERI E OLIVE

 

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Gentili seguaci, come spesso accade nei post di questo blog da emigrato all’ estero, vi ho abituato a cose abbastanza estreme. Del tipo, polpi, conigli e fiori di zucca che fanno la spola tra l’ Italia e l’ Olanda come se niente fosse in qualche tasca di un trolley. Ecco, sono stato in Italia solo pochi giorni fa e sono tornato con 40 kg di prelibatezze tra valigia in stiva e bagaglio a mano. Tra queste non poteva mancare un chiletto di ottimi pomodori perini da salsa, carnosi e polposi come non se ne trovano in Olanda. Non é un caso se li porto dall’ Italia; pomodorini ancora ancora, pomodori da insalata se ne trovano, ma quando bisogna preparare un sugo col pomodoro fresco é una vera tragedia ! E allora, non appena tornato ho deciso di fare un bel sughetto con questi pomodori per condire dei pezzi di pollo per un ghiotto e veloce secondo piatto. Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un gustoso secondo piatto, da abbinare a un leggero antipasto o primo piatto:
- 1.5 kg di Cosce e Sovracosce di Pollo
- 1 kg di Pomodori Perini
- una manciata abbondante di Olive Nere
- un cucchiaio abbondante di Capperi Sotto Sale
- mezzo bicchiere di Vino Bianco
- 1 Cipolla grande
- 3-4 spicchi d' Aglio
- abbondante Prezzemolo fresco
- 2 Peperoncini Rossi
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- Sale

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Ed eccoli qua, i bei pomodorazzi, giá pelati, sbollentati e privati di quella poca seme che contenevano. Faremo un sughetto ‘puro’ alla vecchia maniera. Lo so, lo so; quando ero in Italia anch’ io non mi sarei dilungato in cosí tante lodi per dei banali pomodori. E tuttavia, da quando vivo all’ estero nulla ha piú il sapore dell’ Italia che un bel pomodoro da salsa come non se ne trovano al di fuori dei nostri confini. Quindi, portate pazienza e lasciatemeli assaporare a pieno. Grazie. Dunque, dicevo, lavate, incidete e sbollentate i pomodori per pochi secondi. Privateli della buccia, tagliateli a cubetti e privateli dei semi, lasciandoli sgocciolare in un colino. Come da manuale. Dopo oltre 150 ricette, ormai abbiamo imparato i trucchi Winking smile. A questo punto tritate finemente aglio e cipolla e fateli rosolare in 2-3 cucchiai d’ olio, assieme al peperoncino. Aggiungete i pezzi di pollo con la pelle e lasciateli rosolare per bene su tutti i lati.

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Glaaab. Aggiungete il vino bianco e lasciatelo sfumare per qualche minuto. Aggiungete quindi i pomodori a pezzetti e abbassate la fiamma. Da questo momento fate cuocere il pollo per una mezzoretta abbondante. bagnando con poca acqua qualora la salsa dovesse asciugarsi troppo.

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A dieci minuti dalla fine aggiungete le olive nere intere e i capperi dissalati sotto acqua corrente e asciugati. Spolverate con abbondante prezzemolo tritato e togliete dal fuoco. Servite immediatamente accompagnando con pane o focaccia. Mangiate e godetene tutti, come sempre miei prodi !

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domenica 14 aprile 2013

ORECCHIETTE CON RUCOLA POMODORINI E OLIVE AL FORNO


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Carissimi, quest’ oggi vi presento un piatto della nostra adorata Puglia. Un piatto dai sapori forti e sinceri, che sposa alla perfezione alcuni ingredienti tipici di quella regione, come le olive nere al forno (sublimi), la ricotta dura (incantevole), la rucola (imperdibile). Armatevi subito degli ingredienti e, senza perderci in chiacchiere, procediamo che qui abbiamo fame ! Che entrino in campo le formazioni:
dosi per 4 persone, considerandolo un nutriente primo piatto, non particolarmente pesante, a cui potete abbinare un secondo piatto di carne, o un ricco antipasto:
- 400 g di Orecchiette fresche
- 200 di Pomodorini
- 400 g di Rucola fresca
- due manciate di Olive Nere al forno
- poco Pangrattato
- una generosa grattata di Ricotta Dura
- 2 spicchi d' Aglio
- 2 Peperoncini Piccanti
- Sale
- Olio Extra Vergine d' Oliva
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Guardateli, gli splendidi protagonisti di questa puntata !! Dunque, per prima cosa, lavate bene rucola e pomodorini sotto acqua corrente. Fate bollire una pentola d’ acqua leggermente salata dove tufferete la rucola per sbollentarla 30 secondi. Una volta sbollentata, scolatela e strizzatela bene. Tagliate i pomodorini a metá. In una padella fate rosolare gli spicchi d’ aglio tritati in un paio di cucchiai d’ olio e il peperoncino. Aggiungete le olive snocciolate e tagliate grossolanamente e i pomodorini. Fate saltare a fuoco vivo per qualche minuto. Aggiungete la rucola, se volete, tagliata grossolanamente. Davanti a voi dovrebbe stendersi uno spettacolo di questo tipo:
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Glaaab ! Aggiustate di sale e fate saltare il tutto velocemente, mentre a parte metterete a bollire l’ acqua (salata) per le orecchiette. Una volta pronte, scolate le orecchiette al dente e riversatele nella padella con il sugo di rucola e pomodorini. Mescolate bene per lasciar insaporire e spolverizzate con pangrattato e ricotta dura grattugiati. Gnamgnam. A questo punto, servite nei piatti, con una dose addizionale di ricotta dura. Mangiate e godetene tutti, come sempre !
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sabato 6 aprile 2013

SPIEDINI DI PIOVRA ALLA GRIGLIA

 

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Gentili polpacci, é a voi che mi rivolgo. Per polpacci intendo ‘amanti dei cefalopodi oltre ogni misura’, come il sottoscritto. Talmente amante che ben due polpi hanno viaggiato oltralpe per arrivare in Olanda da me. Ma non da soli, ovviamente Winking smile. Comunque non é questo il punto. Il punto é che quel che mi appresto a presentarvi quest’ oggi é un titanico esemplare di piovra che ha sfamato ben cinque bocche. Degno di nota. Questa ricettina é mutuata dal grande Jamie Oliver, ma con qualche modifica sostanziale del sottoscritto. Vediamo come procedere: che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un ottimo antipastino con il pericolosissimo inconveniente delle ciliegie: uno ne tira diecimila O_o
- 1 Polpo/Piovra gigante (1.5-2 kg), fresco/a o decongelato/a
- 24 Stecchini di Legno
- il succo di mezzo Limone
- 2-3 spicchi d' Aglio
- abbondante Prezzemolo fresco
- 2-3 Peperoncini Rossi sott'olio
- due manciate di Pangrattato
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- poco Sale

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Guardate che splendore ! Se avete la fortuna di trovare un polpaccio del genere, approfittatene subito e fatelo a spiedini. Dunque, per prima cosa, evirate il polpo delle viscere contenute nella testa, rimuovete il becco e tagliate gli occhi e lavatelo accuratamente. Fatelo cuocere in acqua inizialmente fredda, rigorosamente non salata in una pentola coperta. Da quando l’ acqua raggiungerà l’ ebollizione, fate cuocere il polpo per almeno una quarantina di minuti, magari anche più. Questo dipenderà dalla consistenza delle sue carni; solitamente, dopo aver pescato un polpo, questo viene ripetutamente scagliato con forza sugli scogli per intenerirlo. Se poi usate polpi congelati, il decongelamento ha solitamente lo stesso effetto, quindi potrebbe essere necessaria una minor cottura. C’ é chi, come mia madre, lo cuoce con un paio di tappi di sughero; leggende popolari dicono che i tappi rendono più morbide le carni del polpo. Indipendentemente dalla veridicità del fatto, trovo assolutamente interessanti e affascinanti questi vecchi trucchi delle nonne, residui di una tradizione che sta ormai scomparendo. Ma torniamo al nostro polpo. Dopo la cottura, scolate e asciugate il polpo. Tagliatelo completamente a tocchetti delle dimensioni di un boccone. A parte, in una padella versate abbondante olio d’ oliva, aglio e prezzemolo tritati finemente, peperoncino sminuzzato e succo di limone. Cominciate a scaldare l’ intingolo e tuffateci i pezzi di piovra. Fateli cuocere a fiamma alta, rigirando spesso e lasciando che la carne si insaporisca per benino. Se tutto é andato come previsto, dovreste avere di fronte qualcosa di simile.

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Adesso, come al solito, la parte più difficile: resistere resistere resistere. Non potete ancora mangiare il vostro polpo olimpico. Infilate i pezzetti di polpo su degli spiedini di legno, rigirateli nel pangrattato e adagiateli sulla griglia cosparsa d’ olio. Lasciate grigliare per 5 minuti su ogni lato e sfornateli belli caldi. Mangiateli immediatamente, accompagnando con fette di limone e un buon vino bianco. L’ antipasto ideale ! Mangiate e godetene tutti !

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mercoledì 3 aprile 2013

INSALATA DI TACCOLE CON PECORINO SARDO, NOCI E MIELE DI CASTAGNO

 

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Carissimi amici, di ritorno nella terra natia, quest’ oggi vi propongo un piattino piacevolmente primaverile per celebrare finalmente una giornata degna di tal nome. Non mi voglio lanciare in pronostici porta-jella, ma spero proprio che i giorni freddi e grigi siano alle porte perché non ce la si fa veramente più ! Ma non mi dilungo troppo nei preamboli, stasera ho fretta. Beccatevi questa ricca insalatina dove il connubio tra verdure fresche, miele gustoso, pecorino e noci darà una ventata primaverile anche a voi ! Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un gustoso antipastino non particolarmente pesante:
- 400 g di Taccole piccole
- 80 g di Pecorino Sardo
- 3-4 cucchiai di Miele di Castagno
- una manciata abbondante di Noci sgusciate e pulite
- Pepe Nero in grani
- 2 Scalogni
- 1 spicchio d' Aglio
- Sale
- Olio Extra Vergine d' Oliva

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Dunque, per prima cosa lavate per benino le nostre taccoline e fatele bollire in acqua leggermente salata con gli scalogni e l’ aglio. Lasciatele bollire per una decina di minuti o comunque fino a che saranno cotte ma ancora al dente. Scolate le taccole e versatele in una padella con un filo d’ olio. Fatele saltare per qualche minuto e adagiatele quindi nei piatti individuali, formando una montagnetta. Cospargete le taccole in ciascun piatto con scaglie di pecorino sardo, gherigli di noci tritati e un cucchiaio di miele versato a filo. Aggiustate con pepe nero macinato a piacere e servite immediatamente. Glaaab. Piattino leggero leggero ma ottimo come antipastino, preludio di qualcosa ancora più sublime. Mangiate e godetene tutti !

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