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sabato 27 giugno 2015

RISOTTO ALL’ ARAGOSTA, CHAMPAGNE E BRODETTO DI SCAMPI

 

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Gentili blogspettatori, oggi non é un giorno come tutti gli altri … oggi celebriamo il post numero 200 di questo matto blog ! L’ avventura iniziò quasi senza crederci troppo ormai 6 anni fa e non vi nascondo che sono piuttosto orgoglioso di quel che abbiamo raggiunto insieme; un’ infinita popolarità tra amici e parenti, un secondo lavoro a tempo perso, una marea di nuove esperienze gastronomiche con l’ obbligo morale di cucinare qualcosa di nuovo ogni giorno e, perché no?, qualche chiletto di zavorra portato con dignità. Una bella ricompensa che ripaga ampiamente di tutti gli sforzi. Ma basta con le note biografiche e veniamo al quid di questo post. Il tutto nacque dalla necessità di cucinare un nuovo piatto a base d’ aragosta che non fossero le linguine all’ astice e pomodorini. E devo essere sincero, non mi sovveniva nulla di allettante quando, un dì, mi imbatto in uno spunto ammaliante. Ma certo ! Risotto e Champagne ! Come avevo fatto a non pensarci prima ? E quindi, che squillino le trombe e che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un gustoso e ricco primo piatto, a cui al massimo associare un antipastino o un secondo di pesce leggeri:
- 2 Aragoste di piccole-medie dimensioni
- una decina di Scampi
- 2 Carote
- 2-3 Gambi di Sedano
- 1 Cipolla
- 1 Porro
- 350 g di Riso Arborio
- 1 bottiglia di Champagne Brut (ma Buon Winking smile)
- 2 Scalogni
- abbondante Prezzemolo fresco
- Sale
- Pepe Nero macinato
- 50 g di Burro
- Olio Extra Vergine d' Oliva

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Rispetto per gli indiscussi protagonisti di questa ricettonza con i contro…fiocchi ! Abbiamo già discusso della mia difficoltà a cuocere l’ aragosta viva, ragion per cui nella mia pescheria di fiducia la posso ordinare e me la cuociono loro. Altrimenti, fatela bollire in acqua leggermente salata per una decina di minuti, scolatela e lasciatela intiepidire. Pulitela estremamente bene, estraendo la polpa da ogni pertugio con l’ aiuto di uno stecchino di legno (vi rimando al post delle linguine all’ astice e pomodorini per i dettagli sull’ estrazione). Se riuscite, cercate di estrarre la polpa dalle chele senza romperla (useremo le chele per decorare i piatti). Tenete la polpa d’ aragosta  in disparte, la useremo piú tardi. I pezzi piú grandi di carapace e i succhi dell’ aragosta verranno invece saggiamente usati per la preparazione del brodetto. Non buttate nulla senza la mia autorizzazione ! Per la preparazione del brodetto di scampi riunite in una pentola capiente circa un litro d’ acqua, la verdura lavata e tagliata grossolanamente, gli scampi e i pezzi di carapace d’ aragosta, come da foto.

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Fate cuocere il brodetto per almeno un’ oretta, magari un po’ di piú, salando e pepando a gusto verso la fine. Gli scampi li useremo per un’ altra ricetta, per esempio le tagliatelle con scampi, piselli e punte d’ asparago. Bene, ora prepariamo il risotto. Fate rosolare gli scalogni tritati  in una noce di burro e un filo d’ olio. Fate tostare il riso per qualche minuto e sfumate con mezzo flûte di Champagne (che avrete preventivamente stappato). A questo punto iniziate la cottura del risotto continuando a mescolare a fuoco medio e aggiungendo una mestolate di brodetto di scampi alternato a un flûte di Champagne. Se sarete parsimoniosi al punto giusto, dovrebbe avanzarne un flûte per dissetare lo chef mentre cucina.

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Glaaab ! A cinque minuti dalla fine aggiungete la polpa d’ aragosta e continuate a cuocere. A fine cottura (una ventina di minuti in totale), mantecate con il burro ed aggiungete una generosa manciata di prezzemolo tritato molto finemente. Aggiustate di pepe e servite immediatamente con una chela d’ aragosta su ogni piatto. Ariglaaab ! Mangiate e godetene tutti come sempre e, stavolta, alla salute del blog ! Smile

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lunedì 22 giugno 2015

PATILLAZO (OVVERO GRANITA ALL’ ANGURIA)

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Gentili blogspettatori che vi state seccando al sole come ulivi contorti, é a voi che mi rivolgo quest’ oggi. Oggi, secondo giorno d’ estate, penso proprio a voi. Qui in Olanda la temperatura é ridicola, tanto che mi vergogno a raccontarvi quanto sta facendo schifosamente freddo da qualche giorno a questa parte. Sembra tornato l’ inverno O_o. Tuttavia (c’é quasi sempre un ‘tuttavia’ da qualche parte), il mio pensiero vola verso voi (adoro i Tiromancino, si nota?) che siete in questo momento a 35 gradi e state lottando contro la disidratazione che avanza inesorabile. Questa ricetta é nientepopodimenoche una panacea contro quei giorni ardenti di cui vi parlavo. Trattasi di una spettacolare quanto semplice ricetta di una mia cara amica colombiana, Natalya, a cui porgo omaggio in questo post. Natas, questo patillazo (patilla in Colombia é proprio l’ anguria) lo dedico a te ! Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4-6 persone, considerandolo un pericolosissimo e assuefante diversivo in un' afoso pomeriggio estivo (ma che bella rima !):
- 1 Anguria di medie dimensioni (qualche kilo, non 200, mi raccomando. A meno che non vogliate dissetare una caserma)
- 2 Lime
- Zucchero a gusto
- Menta per guarnire
- Ghiaccio a volontá

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Dunque, procuratevi un’ anguria e tagliatela a fette, privandola dei semi e della scorza. Compito che richiederà alquanta pazienza: se siete fortunati, potrete trovare delle mini angurie senza semi che semplificheranno alquanto la ricetta. Metà dell’ anguria dovrete tagliarla a cubetti di 2-3 cm di lato. L’ altra metà la passeremo al frullatore.

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Frullate la metà dell’ anguria con ghiaccio, succo di lime e zucchero a gusto (a seconda della dolcezza dell’ anguria) e disponete l’ altra metà già nei bicchieri dove andrete a servire il beneamato patillazo. Dopo aver mixato finemente, versate il succo ghiacciato dell’ anguria nei bicchieri individuali e servite immediatamente, decorando con delle foglioline di menta fresca e dei pezzi d’ anguria in forme creative. Se volete, potete produrre una versione alcolica del patillazo, aggiungendo Vodka o Rhum per una fiesta estiva in spiaggia. Godete e bevetene tutti !

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lunedì 8 giugno 2015

TAGLIATELLE CON SCAMPI, PISELLI E PUNTE D’ ASPARAGO

 

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Fantastici, é a voi che mi rivolgo. La ricetta di quest’ oggi fa un uso smodato del crostaceo da combattimento. Piatto perfetto per l’ estate in avvicinamento, per farsi notare e per mangiare qualcosa di salutare tra un grasso barbecue e un altro. Lo so, sto delirando. Non fateci caso: a fine post avrete appreso questa ricetta e mi ringrazierete. Beh, basta con le cavolate e veniamo al dunque. Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un leggero primo piatto a cui associare una bella grigliata di pesce come Dio comandò a Mosè quando quest' ultimo stava attraversando il Mar Rosso in preda alla fame:
- 400 g di Tagliatelle fresche
- 20 Scampi freschi
- 2-3 Cipollotti
- 300 g di Piselli freschi
- 300 g di Asparagi Verdi
- 1 spicchio d' Aglio
- un rametto di Maggiorana fresca
- 1 Limone
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- Pepe Nero in grani
- Sale

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Guardate che ben di Dio (come sono religioso oggi) i protagonisti assoluti ed indiscussi di questa ricettonza ! Allora, per prima cosa fate saltare le verdure in padella con due cucchiai d’ olio e uno spicchio d’ aglio schiacciato. Se volete le verdure ben cotte, potreste optare per una previa sbollentata, ma personalmente sono a favore della croccantezza delle verdure primaverili, ottenuta direttamente in padella.

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Quando le verdure si saranno parzialmente cotte, solo allora aggiungete gli scampi e fate rosolare a fuoco vivo, regolando di sale e pepe. Fate cuocere per 5 minuti, togliete dal fuoco ed estraete la polpa dalla maggior parte degli scampi, lasciandone uno intero che andrà ad adornare il piatto di ciascun commensale. Per l’ operazione servitevi di un paio di forbici e di un container di pazienza. Pulire scampi non é esattamente il sogno di una vita che si avvera, ma, e questa é una delle tacite leggi della gastronomia mondiale, il risultato ripagherà tutti i vostri sforzi.

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Rimettete la polpa di scampo e le teste nella padella e terminate di saltare il tutto per legare il sugo. Glaaab ! Davanti a voi dovreste avere qualcosa del genere:

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A questo punto, scolate la pasta bella al dente come al solito e fatela saltare in padella insieme al sugo di scampi, condendola con una vinaigrette a base d’ olio, succo di limone, un cucchiaio o due d’ acqua di cottura della pasta, sale e pepe macinato. Mescolate bene il tutto e servite nei piatti individuali, decorando con lo scampo lasciato intero e foglioline di maggiorana. Ed ora, miei prodi, mangiate e godetene tutti !

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