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venerdì 12 maggio 2017

zuppa di cipolle con fette di pane casereccio ed emmental

 

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Cari amici, lo so lo so, sono stato troppo duro con i francesi in passato…e un po’ sono pentito. Non pensiate male: per quelli che solo adesso si mettono in contatto con me, non ho ucciso nessuno beninteso. E’ che quando si parla di cucina tra francesi ed italiani non corre esattamente buon sangue. Quella sana competizione che si puo’ tramutare in accese discussioni. Una volta feci una litigata solenne con un francese riguardo ai formaggi. Lui sosteneva che quelli francesi erano molto piu’ vari e buoni di quelli italiani, un affronto che come potete immaginare non ressi. Ma va beh, non divaghiamo. Non importa chi vinca, ho un profondo rispetto per la cucina francese e la ricetta di oggi la dedichiamo proprio ai nostri cugini d’ Oltralpe con una bella zuppetta di cipolle stile contadino con pane casereccio e formaggio. Slurp ! Ottima per affogare lo stress di una giornata di lavoro. Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un piatto completo. In dosi ridotte, puo' anche fungere da eccellente antipasto:
- 400 g di Cipolle Bianche
- 1 litro di Brodo Vegetale
- 40 g di Burro
- mezzo bicchiere di Vino Bianco Secco
- 8 fette di Pane Casereccio
- 100 g di Emmental o Groviera
- Sale
- Pepe Nero in Grani

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Dunque, per prima cosa, munitevi di maschera da sub e boccaglio. Questo vi permettera’ infatti di pelare mezzo chilo di cipolle senza piangere tutte le lacrime che non avete versato in vita vostra. In alternativa alla maschera da sub, degli occhialini da piscina faranno all’ abbisogna. In assenza anche di quelli, dotatevi di un container di fazzolettini. Dunque, dicevamo, pelate ed affettate sottilmente le cipolle e fatele rosolare in una pentola con il burro. Fatele cuocere a fuoco basso per una mezzoretta, indi irroratele con il vino che lascerete sfumare. Glaaab !

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Aggiungete il brodo a mestolate, e lasciate cuocere per un’ altra ora, finche’ le cipolle diventeranno trasparenti. A parte fate tostare le fette di pane. Terminata la cottura delle cipolle, trasferite la zuppa in fondine individuali di terracotta, ricoprite con le fette di pane e quelle di formaggio ed infornate a 180 gradi per cinque minuti o anche meno, fino a far sciogliere il formaggio. Ariglaaaab ! Una grattata di pepe e via. Mangiate e godetene tutti alla salute della Francia !

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giovedì 27 aprile 2017

RISOTTO CON PERE CARAMELLATE PROVOLA AFFUMICATA E CANNELLA

 

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Esimi colleghi, quest’ oggi vi propongo un piatto creativo, alternativo, sbalorditivo, insomma uno di quei piatti che vi faranno fare un figurone con i controfiocchi, parola di Gola Peccato Preferito (e del sottoscritto). Crediateci o no, quand’ ero ragazzino la sola idea di mischiare il dolce col salato mi faceva accapponare la pelle … ma poi crescendo ho imparato ad apprezzare certi accostamenti davvero unici. Le pere con formaggi erborinati o stagionati (gorgonzola, taleggio, pecorino, provole e scamorze varie) sono un classico, ma il twist di questa ricetta vi fara’ rivisitare l’ abbinamento in chiave del tutto moderna. Beh, ho raccontato sufficienti panzane per riempire il paragrafo che precede gli ingredienti (uff…che fatica Smile) e non ci resta quindi che far scendere in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un gustoso e non troppo pensate primo piatto, a cui magari associare un secondo piatto di carne (eviterei il dessert data la presenza di frutta e formaggio gia' nel primo piatto):
- 320 g di Riso Arborio o Carnaroli
- 2 Pere Decane o Abate non mature
- 200 g di Scamorza Affumicata
- 1 Cipolla Bianca o Dorata
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- Burro
- un pizzico di Cannella grattugiata
- 1 litro di Brodo Vegetale
- un bicchiere di Vino Bianco Secco
- Pepe Nero in grani

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Ed eccoci al dunque. Ricetta semplicissima: prendete le vostre belle perette, pelatele e tagliatele a dadini non troppo piccoli. Fate rosolare i dadini di pera in poco burro finche’ gli zuccheri stessi della pera non avranno cominciato a caramellarsi. Non cuocetele troppo a lungo o si disferanno. L’ idea e’ che i cubetti di pera mantengano la loro consistenza. Glaaab. Togliete dal fuoco e tenete da parte. Adesso prepariamo la base del risotto che, ormai, saprete fare ad occhi chiusi se avete seguito questo blog dal 2009 (quanto tempo e’ passato, come mi sento vecc’!).

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Fate rosolare la cipolla tritata nell’ olio d’ oliva, aggiungete il riso, fatelo tostare per un paio di minuti a fuoco vivace, sfumate con il vino bianco, lasciate evaporare e iniziate a versare il brodo caldo a mestolate, continuando a mescolare per circa 18 minuti (per . Poco prima di spegnere il fuoco, aggiungete al risotto le pere caramellate e la scamorza a cubetti e lasciate mantecare, mescolando bene. Servite in piatti individuali con una buona macinata di pepe ed una grattata di cannella. Glaaaab ! Mangiate e godetene tutti, come sempre !

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domenica 26 ottobre 2014

MINI PANCAKE ALLE UOVA DI QUAGLIA, SALMONE E CREMA DI ASPARAGI

 

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Gentili estimatrici ed estimatori del canapè, é a voi che mi rivolgo: la ricetta di quest’ oggi é nientepopodimenoché un succulento, nonché raffinato antipastino che vi farà fare bella figura anche con i vostri commensali più esigenti. Parola di Gola Peccato Preferito (che poi sarei io Smile ). Se poi ne fate in quantità potete pasteggiare a colpi di canapè, magari innaffiati da flûte di spumante; come siamo raffinati oggi ! Vediamo subito come prepararli: che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un nutriente antipasto, a cui associare un primo o un secondo piuttosto leggeri:
- 12 Uova di Quaglia
- 100 g di Salmone Affumicato
- 100 g di Asparagi Verdi
- 1 Avocado maturo
- 1 spicchio d' Aglio
- qualche stelo d' Erba Cipollina
- 100 g di Formaggio fresco spalmabile
- 1 bicchiere di Latte fresco
- poca Farina
- poco Burro
- Sale
- Pepe Nero in grani

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Ed ecco le protagoniste di questa puntata: le uova di quaglia. Prima volta che le faccio in vita mia, lo confesso. Ad essere sinceri, magari qualcuno mi crocifiggerà, ma non é che differiscano così tanto dalle uova normali; le loro dimensioni ridotte, però, le rendono perfette per la preparazione di stuzzichini dove, tagliate a metà, fanno la loro sporca figura. Dunque, per prima cosa, fate bollire le uova in acqua leggermente salata per una quindicina di minuti. Devono essere ben cotte o non riuscirete a tagliarle senza far danni. Una volta cotte, scolatele e rompetene i gusci che dovrebbero venir via piuttosto comodamente. Lasciatele intiepidire e tagliatele a metà senza fracassarle.

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A parte preparate i pancake setacciando la farina e facendo una pastella con l’ aggiunta del latte e di un pizzico di sale. In un padellino antiaderente unto di burro, fate cuocere una cucchiaiata di pastella alla volta, distribuendo il composto uniformemente. Formate delle frittelline di 6-8 cm di diametro. Fate cuocere da entrambi i lati e mettete da parte. Con un recipiente di vostro gradimento (io ho usato un bicchiere, se ben ricordo) tagliate il bordo dei pancake in modo tale che abbiano tutti le stesse dimensioni e siano belli da vedere quanto da mangiare. Glaab ! E va bene, vi dò il permesso di magnare i ritagli. Come sono magnanimo oggi.

asparagi crudi

Adesso occupiamoci degli asparagi. Per la pulitura, vi rimando al post sugli asparagi gratinati con pancetta e provolone, ormai di secoli fa. Fateli bollire in acqua leggermente salata per una decina di minuti e scolateli. Tenete da parte le punte e frullate i gambi con un pizzico di pepe e una cucchiaiata di formaggio fresco che aiuterà nella coesione. Fatto ? Bene, ci siamo quasi. Tritate finemente l’ aglio e l’ erba cipollina ed amalgamateli al formaggio, mescolando per benino con una forchetta. Con una sac-a-poche distribuite il composto di formaggio aromatizzato sopra la metà dei pancake. Sul formaggio distribuite, sempre con l’ attrezzo adeguato, la crema di asparagi. Guarnite il tutto con un mezz’ uovo (i riferimenti a Tolkien sono puramente casuali) e una punta d’ asparago. Glaaaab ! Altolà, non potete ancora mangiarli finché non vi avrò dato il permesso ! Pulite l’ avocado e tagliatelo a fette sottili. Sagomate ogni fetta con lo stesso arnese utilizzato per i pancake. Posizionate una fetta d’ avocado sopra ciascuno dei pancake rimanenti e indi (ci mancava !) una fettina di salmone affumicato arrotolata, come da figura.

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Alla fine, guarnite con un mezz’ uovo al centro del rotolino di salmone. Glaaab ! Servite su una vassoio da portata o in piatti individuali e mangiate e godetene tutti !

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lunedì 21 aprile 2014

ROTOLINI DELIZIOSI DI ZUCCHINE, MELANZANE E MOZZARELLA

 

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Cari lettori, torno adesso adesso dalla mia amata Puglia. Sigh, che triste tornare… però pazienza, così va la vita. Per affogare la nostalgia in qualcosa di gustoso ecco che vi rifilo una ricettina deliziosa (come dice il titolo) che coniuga il gusto dei formaggi (mozzarella e scamorza) con la salubrità (prima volta in vita mia che utilizzo questa parola, lo giuro) delle verdure (melanzane e zucchine), con la benedizione della nostra coscienza. Che aspettate per farle ? Ah già, gli ingredienti ! Che sbadato Winking smile ! Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un gustosissimo antipasto / contorno;  per farne un piatto unico raddoppiate o triplicate le dosi !
- 2 Melanzane
- 2 Zucchine grandi
- 200 g di Mozzarella
- 200 g di Scamorza
- una grattata di Parmigiano Reggiano
- un rametto di Timo fresco
- un rametto di Rosmarino fresco
- 2-3 spicchi d' Aglio
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- Sale
- Pepe Nero in grani

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Ragazzi, la ricetta é, come spesso accade, di una semplicitá disarmante, quindi da sfoderare dal cilindro quando le energie fisiche e mentali verranno meno. Dunque, affettate sia zucchine che melanzane a fette sottili, preferibilmente con un’ affettatrice. Lo dico per voi, mica per me. E’ che vi voglio bene e voglio che il vostro lavoro sia efficiente quando possibile. Come sapete, questo non significa che si possa fare il pesto a mixer, ma per l’ affettaggio degli ortaggi ben venga la pragmaticitá, che sia con una sega elettrica o con una katana, affettate zucchine e melanzane con lo strumento che piú vi aggrada.  E la pillola del giorno ve l’ ho data. Affettatele piuttosto sottili in modo da portele arrotolare a mo’ di rotolino. Fatto ? Bene, adesso cospargete di sale grosso le fette di melanzana (opportunamente raccolte in uno scolapasta) e lasciatele spurgare per almeno mezzora o 1 ora. Nel frattempo, in un tegame da forno/casseruola stendete su carta da forno o stagnola le vostre fette di zucchina, salate, pepate e cospargete con aghi di rosmarino, foglie di timo e rondelle d’ aglio. Ultimate il tutto con un filo d’ olio ed infornate a 180 gradi per 20-30 minuti. Una volta spurgate le melanzane, asciugatene le fette e fate esattamente la stessa cosa fatta con le zucchine. Una volta tirate fuori, le verdure dovranno assomigliare a questa foto qui.

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Bene. Adesso la parte finale, nonché la piú divertente. Tagliate mozzarella e scamorza a cubetti piccoli, disponetene un cucchiaio su ogni fetta di melanzana e zucchina ed arrotolate il tutto, compattando i rotolini l’ uno contro l’ altro verticalmente (affinché non si aprano) in un tegame oleato che andrá in forno.

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Ci siamo quasi e se po’ magná: infornate la teglia con i rotolini di verdure spolverizzati con una grattatina di parmigiano e lasciate dorare per 10 minuti sotto il grill. Glaaab ! Fatto: semplice, no ? Mangiate e godetene tutti !

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domenica 16 febbraio 2014

TAGLIATELLE DI FARRO CON POLPA DI CINGHIALE PORCINI E NOCCIOLE TOSTATE

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Cari cinghialotti miei, quest’ oggi é uno di quei giorni in cui mi immortalo e, con un po’ di megalomania (non lo nascondo) mi sento ancora una volta come il grande Prometeo, in procinto di donare all’ umanità una seconda fiamma, destinata a bruciare per l’ eternità. No, non sto delirando. Vi sto parlando di questa ricetta stratosferica; se vi accingerete a preparare la quale, sono certo sarò tra i vostri eroi personali per i prossimi 30 anni. C'è poco da dire: la ricetta si vende da sola. La marinatura prolungata e aromatica del cinghiale, la scioglievolezza dei porcini (glaaab !) e la croccantezza delle nocciole danno a questo piatto una nota inconfondibile, capace di conquistare chiunque. Indi, che squillino le trombe e che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un mattonellico primo piatto, dopo il quale andarvi a confessare:
- 320 g di Tagliatelle al Farro
- 400 g di Polpa di Cinghiale
- 200 g di Porcini freschi
- 1 litro di buon Vino Rosso corposo
- 100 g di Nocciole secche
- abbondante Grana grattugiato
- 2 Carote
- 2 costole di Sedano
- 1 Cipolla
- 1 spicchio d' Aglio
- qualche foglia d' Alloro (fresco o secco)
- qualche foglia di Salvia fresco
- due rametti di Rosmarino fresco
- Pepe Nero in grani
- Sale
- Burro

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Eccolo il protagonista sublime e indiscusso che, tra le altre cose, fa la sua prima apparizione nel nostro blog: er cinghiale !! Il re incontrastato della selvaggina. Questa carne di cinghiale viene nientepopodimenoche’ dalla Svezia, dove mio fratello il fisico vive. Trovare carne di cinghiale non é come comprare un petto di pollo, ma con qualche sforzo, in molte zone d’ Italia non dovrebbe essere troppo difficile. Dunque, tagliate la carne a pezzetti e prepariamo la marinatura dove andremo a lasciarlo riposare per almeno 24 ore. Lo so, voi credevate di mangiarlo stasera, non é così ? Ma avevate fatto i conti senza l’ oste. Comunque avete ormai imparato che quando vi faccio attendere é sempre per il vostro bene. Dunque, tagliate carote, sedano, cipolla a pezzetti, versate il tutto in una casseruola con la carne e mescolate bene con un pizzico di sale, un cucchiaino o due di grani di pepe nero e le erbe aromatiche. Irrorate quindi il tutto con il vino rosso. Glaaab ! Che profumo !

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Andate a dormire e il giorno seguente scolate bene il cinghiale dalla marinata e tenetela da parte. Fate rosolare i pezzi di cinghiale nel burro fuso e quindi aggiungete la marinata e fate cuocere per un paio d’ ore con coperchio. A fine cottura la carne dovrà sciogliersi in bocca. Ariglaaab ! Ottimo, il più é fatto adesso. Tenete il cinghiale da parte.

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Tagliate i porcini a fette dopo averli spazzolati con uno spazzolino  per eliminare i residui terrosi. Non azzardatevi a lavarli sotto acqua corrente o vi negherò l’ accesso al blog. Suvvia non si può neanche scherzare… dicevo, tagliate e soffriggete i porcini in un fiocco di burro con uno spicchio d’ aglio intero.

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Lasciateli insaporire e teneteli da parte. Rompete i gusci delle nocciole e tostatele in padella o in forno per qualche minuto finché per la cucina si spanderà un profumo noccioloso di bosco. Tritate metà delle nocciole e lasciate le altre intere. Fatto. E adesso, l’ assemblaggio finale. Scolate le tagliatelle al dente e fatele mantecare bene nella padella con il cinghiale, mescolando bene il tutto. Aggiungete porcini e nocciole ed impiattate. Nei piatti individuali aggiungete con qualche nocciola intera, un rametto di rosmarino ed abbondanti scaglie di grana. Glaaaaab ! Adesso sì, potete mangiare e goderne tutti !

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domenica 27 ottobre 2013

torta salata autunnale alla zucca speck e fontina

 

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Gentili blogspettatori, scusate la piccola pausa di un mese che mi sono preso, ma ultimamente sono stato molto occupato facendo varie cose, ma eccomi di ritorno ! E ritorno con una ricetta presa in prestito dal blog di mia madre (http://www.cinquemaria.com/); volevo fare una torta salata e la suddetta fonte é inesauribile per quanto riguarda la categoria. E ho trovato quella che faceva per me: come meglio conciliare il sapore autunnale della zucca, il richiamo montanaro dello speck e la scioglievolezza della fontina ? Ed ecco, vi sottopongo questa ricetta semplicissima ma mortalmente buona. Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un antipasto o un secondo piatto, o un piatto unico a cui associare al massimo un' altra portata mooolto leggera:
- 1 Rotolo di Pasta Sfoglia
- 150 g di Zucca fresca
- 150 g di Speck del Trentino Alto Adige
- 150 g di Fontina
- un rametto di  Rosmarino fresco
- Olio Extra Vergine d' Oliva

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Questa ricetta é una lode alla mia affettatrice portatile (la puoi portare pure in vacanza se vuoi ! Se ti annoi, puoi sempre affettare qualcosa …), fortemente voluta e regalatami dai miei genitori. Sì, perché le affettatrici piccole e non troppo costose (in plastica) non sono mica facili da trovare. La mia é una Bosch e non é costata più di qualche decina di euro. Uno degli investimenti più saggi che abbia mai fatto in vita mia. Dunque, se avete la fortuna di avere anche voi un’ affettatrice, affettate la zucca (preventivamente privata dei semi) e lo speck in fette sottili un paio di millimetri circa. Se non siete così fortunati, fatevi affettare lo speck dal vostro salumiere di fiducia, e buona fortuna con la zucca !  Tagliate le fette di zucca con la buccia e poi separate la buccia in un secondo momento. A questo punto, stendete il rotolo di pasta sfoglia in un contenitore adeguato. Io avevo un rotolo circolare, e ho usato un contenitore di un diametro di circa 28 cm. Imburrate il contenitore prima di stendervi la pasta sfoglia. Stendete sul fondo della sfoglia la fontina a pezzetti e al di sopra disponetevi le fette di zucca e speck alternate.

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Ritagliate le fette di zucca in modo tale che siano della forma adatta per disporle a raggiera, alternate alle fette di speck. Non sovrapponete troppe fette di zucca al centro, o non si cuoceranno in forno; cercate piuttosto di sfasare le fette e di tagliarne alcune più lunghe e altre più corte in modo tale da permettere una cottura piuttosto uniforme. Fatto tutto ciò, irrorate con un filino d’ olio ed aghi di rosmarino spezzettati. Se volete, aggiungete un pizzico di pepe nero macinato e noce moscata grattugiata. Non dovrebbe essere necessario salare. Et voilà ! Non vi resta che cuocere in forno la torta salata a 180 gradi per una mezzoretta. Dopodiché, godete e mangiatene tutti, bella calda, mi raccomando !

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mercoledì 11 settembre 2013

PARMIGIANA DI ZUCCHINE

 

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Gentili ascoltatori, quest’ oggi vi propongo una delle innumerevoli varianti alla leggendaria parmigiana di melanzane; la parmigiana di zucchine !!!! La necessità di eseguire questa ricetta divina mi é nata da un’ abbondante partita di deliziose zucchine italiane, che casualmente ho trasportato fino in Olanda (casualmente, proprio …). Ci sono molti modi per dare l’ estremo saluto a una zucchina. Frittatine di zucchine o Risotto con zucchine, provola affumicata e fiori di zucca sono solo alcuni di questi. Mi ci voleva una nuova ricetta, tuttavia. Questo é il bello dell’ avere un blog di cucina; sei sempre spinto a provare cose nuove. E così, beccatevi questa modificazione genetica della parmigiana e fatemi sapere com’ è andata. Che entrino in campo le formazioni !

dosi per 4-6 persone, considerandolo un mattonellico piatto unico a cui aggiungere al massimo un casto antipastino o un dessert:
- 10-12 Zucchine di medie dimensioni
- 2-3 fette di Mortadella
- 150 g di Scamorza o Provola dolce
- 500 g di Passata di Pomodoro
- 500 g di Carne Trita di Manzo
- una manciata di Pangrattato
- abbondante Parmigiano grattugiato
- mezzo bicchiere di Vino Bianco
- 4 spicchi d' Aglio
- qualche Foglia di Basilico fresco
- abbondante Prezzemolo fresco
- 1-2 Uova
- una tazza di Farina
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- una punta di Zucchero
- Noce Moscata grattugiata
- Sale
- Pepe Nero in grani

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Eccole le indiscusse protagoniste di questa ricettona; le zucchine. Sceglietele non troppo piccole, ma neanche grandi o saranno meno saporite. Se avete la fortuna, come il sottoscritto, di possedere una piccola affettatrice portatile (la porto sempre in vacanza con me O_o), affettate le zucchine per il lungo in fette di 3-4 mm di spessore. Come sono tecnico oggi. Infarinate le zucchine e friggetele in olio bollente, scolatele e lasciatele intiepidire. A parte preparate le polpettine. Ricorderete le mitiche polpettine che vi avevo illustrato ormai tre anni fa (madonna, come passa il tempo ! O_o) nella ricetta della parmigiana di melanzane. Ecco, vi rimando a quella ricetta per la loro preparazione. In questa sede daró per scontato che abbiate preparato delle polpettine da urlo. Friggete anche loro e tamponatele con carta assorbente. Questa volta, peró, non vi lasceró a bocca asciutta; ho interrotto il frenetico lavorio che prevede una parmigiana fatta a regola d’ arte e mi sono preso la briga di fotografare le epiche polpettine, per la gioia dei vostri occhi.

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Dapprima il composto che dovrete lavorare con le mani, indi le polpettine belle, fatte e fritte !

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A questo punto, preparate la salsa di pomodoro. Fate soffriggere due spicchi d’ aglio tritato in un cucchiaio d’ olio e aggiungete la passata di pomodoro. Spezzettate qualche foglia di basilico, regolate di sale, pepe e zucchero per contrastare l’ aciditá del pomodoro e fate cuocere per una buona oretta o anche piú. Verso fine cottura aggiungete le polpettine e fatele insaporire nel sugo. Glaaab ! Quello che dovreste avere di fronte a voi in questo momento é un oceano di gustosa salsa al pomodoro con fluttuanti e voluttuose polpettine di manzo. Non cedete. Ho fiducia nelle vostre capacitá. Non deludetemi. Prendete una pirofila da forno e ungetene il fondo con un cucchiaio o due di salsa di pomodoro. Stendete il primo strato di zucchine fritte, strette strette una vicino all’ altra come tante zucchine che finiranno a parmigiana (non mi veniva in mente un altro paragone, abbiate pazienza).

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Al di sopra delle zucchine stendete uno strato di salsa con le polpette di manzo ed uno di scamorza e mortadella a pezzetti. Ariglaab ! Tutto come da copione, mi raccomando.

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Ricoprite con un altro strato di zucchine fritte e ripetete l’ operazione, ricoprendo il tutto con un ultimo strato di zucchine ed uno di sola salsa di pomodoro. In tutto dovreste avere tre strati di zucchine e due intermedi di salsa-mortadella-scamorza. Grattugiate abbondante parmigiano sull’ ultimo strato, un filino d’ olio e una grattatina di pepe e noce moscata e via nel forno a18gradi per una mezzora. Assicuratevi che la parmigiana faccia un’ irresistibile crosticina superficiale dorata, al che tiratela fuori dal forno e lasciatela rassettare almeno 10 minuti prima di servire. Saranno i 10 minuti piú difficili della vostra vita, ma se la mangiate bollente non ve la gusterete, fidatevi. Vi diro’ di piú; la parmigiana é uno di quei piatti che personalmente mi fanno impazzire ancora di piú riscaldata in padella il giorno dopo. Ancora piú buona ! Beh, carissimi, mangiate e godetene tutti, come sempre !

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domenica 11 agosto 2013

TROFIE CON PESTO DI RUCOLA E CRESCENZA

 

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Amici, mi sono preso una pausetta. Con la desolazione del mese d’ agosto quasi mi passa la voglia di cucinare molto spesso. Quasi dico. Infatti, con un colpo di coda ho tirato fuori dal cilindro della cucina ligure (forse la mia preferita) una ricettina niente affatto male, che riscuoterà sicuramente successo, credetemi. Vi ho mai deluso ? Spero di no, ma qualora dovesse essere successo, vi prego di scrivermi per dirmi come vi ho deluso. Magari qualche ricetta che ho postato, qualcosa che ho detto o fatto…O magari siete sempre contenti del nostro blog Smile ? Beh, mentre ci pensate (sono cose che richiedono ponderazione), che entrino in campo le nostre formazioni !

dosi per 4 persone, considerandolo un ghiotto ma pesantuccio primo piatto, a cui caso mai abbinare un antipastino leggero y nada mas:
- 400 g di Trofie fresche
- 80 g di Crescenza freschissima
- un mazzetto di Timo fresco
- 2-3 Pomodori Perini
- 2 fette di Pancarrè
- mezzo bicchiere di Latte
- 50 g di Rucola
- 150 g di Noci
- 40 g di Pinoli
- 2 manciate generose di Parmigiano
- 2 spicchi d'Aglio
- Sale
- Pepe Nero macinato
- Olio Extra Vergine d' Oliva

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Allora ragazzi, prendete le noci, schiacciatele, estraetene i frutti e fateli bollire in acqua per un paio di minuti. A questo punto, scolate le noci e privatele della fastidiosa nonché amarognola pellicina. Lo so, é un’ operazione rognosa, ma ne varrà la pena, giurin giuretta !

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A parte spezzettate il pane grossolanamente, e inzuppatelo di latte. Lasciatelo cosí imbevuto per 5 minuti se pane fresco; se avrete usato del pane raffermo (cosa assolutamente fattibile) fate una ventina di minuti. Ottimo. Adesso non vi resterá che frullare il tutto. Mettete il pane strizzato, metá aglio, il timo,  le noci, i pinoli, metá della rucola, 3-4 cucchiai d’ olio, parmigiano e crescenza in un recipiente e frullate senza pietá. Frullate fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.

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In una padella a parte fate rosolare uno spicchio d’ aglio tritato in 2 cucchiai d’ olio ed aggiungete i pomodori senza pelle e seme tagliati a cubetti. Fateli cuocere per cinque minuti e spegnete. Glaaaab ! Delizioso ! Adesso non vi resterá che scolare le vostre belle trofie al dente e condirle a freddo con la salsa appena preparata e i pomodori. Mescolate per benino per far amalgamare il tutto e aggiustate di pepe o parmigiano. Aggiungete delle foglie di rucola per decorare e servite immediatamente. Mangiate e godetene tutti, come di consueto !

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martedì 16 luglio 2013

NIDI DI SPAGHETTI GRATINATI AL POMODORO FRESCO E PROVOLONE

 

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Cara blogosfera (non vi avevo mai apostrofato così !), oggi vi propongo un primo piatto semplice semplice che mira a riciclare una ricetta altrimenti lineare in qualcosa di estroso per l’ occhio e per il palato. Devo essere sincero: non vado matto per timballi o cose del genere … ma quando ho visto questo su un libro di ricette ho deciso di fare un’ eccezione. Mai miglior decisione fu presa! Un mini timballino (se così lo possiamo chiamare) con gustosi ingredienti partenopei non ha mai fatto male a nessuno ! Ed ecco, che ve lo propongo in tutta la sua maestà. Che entrino in campo le formazioni:

dosi per 4 persone, considerandolo un gustosissimo primo piatto a cui associare uno squisito secondo o un antipastino:
- 320-400 g di Spaghetti
- 750 g di Pomodori Perini o San Marzano freschi
- 80 g di Provolone dolce o piccante, piuttosto stagionato
- 1 Mozzarella da 150 g
- 1 Uovo
- 2 spicchi d' Aglio
- un pizzico di Zucchero
- abbondante Basilico fresco
- Sale
- Pepe Nero macinato
- Olio Extra Vergine d' Oliva
- 4 Stampini da Muffin o simili

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Ecco il sublime protagonista ! Il Pummidoroooo !!! Non esiste alcuna comparazione quando si tratta di preparare un sughetto ristretto con pomodori freschi di prima qualità, tutta polpa, facendolo restringere bene e aromatizzandolo col profumo dell’ aglio e del basilico. Glaaab ! Sto svenendo. Non posso, capperi, abbiamo appena cominciato ! Allora, preparate la salsa di pomodoro come vi ho spiegato innumerevoli volte, solitamente rimandandovi al post dei bucatini alla Norma, ma questa volta ve lo rispiego qui. Dunque, incidete la pelle dei pomodori con un coltello e sbollentatevi in acqua leggermente salata per un minuto (o meno), finché riuscirete a spellarli con facilità. Tagliateli a cubetti piccoli e filtrateli in un colino per eliminare la seme, che potrete, però, raccogliere per utilizzarla saggiamente per delle bruschette. Rosolate la polpa di pomodoro in 2 cucchiai d’ olio con l’ aglio finemente tritato. Salate e aggiustate con un pizzico di zucchero e, verso fine cottura (una ventina di minuti o giù di lì), aggiungete il basilico fresco spezzettato con le mani. Ecco la salsa perfetta ! Adesso prepariamoci alla fase clou della ricetta. Tagliate la mozzarella a dadini e il provolone a scaglie. Fate bollire la pasta e scolatela piuttosto al dente, mi raccomando. In una padella fate saltare gli spaghetti con i formaggi e la salsa di pomodoro e mescolate bene per amalgamare il tutto. Togliete dal fuoco ed aggiungete l’ uovo sbattuto, mescolando nuovamente. Ariglaaaab ! Lo so, lo so, é davvero troppo chiedervelo, ma dovete aspettare qualche altro minuto.

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Ungete d’ olio gli stampini per muffin e distribuitevi gli spaghetti arrotolati su se stessi in modo tale da occupare per bene tutto lo stampino. Comprimete gli spaghetti nello stampo. Infornate i vostri beneamati in forno caldo a 180-200 gradi, giusto per farli gratinare sopra e far cuocere l’ uovo che farà da legante per i nostri mini-timballini (10-15 minuti). Sluuuurppp !! Non avete l’ acquolina in bocca ? Una volta gratinati per bene, sformateli nei piatti e gustateli immediatamente, belli caldi ! Mangiate e godetene tutti, come di consueto !

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